Superbonus, Federcontribuenti: "Crediti in 10 anni? Causa allo Stato per sopravvivenza di famiglie e imprese"

- di: Redazione
 
''Se, come sembra, verra' applicata la norma dell' obbligo di spalmare in 10 anni i crediti del superbonus, alle imprese non rimane altro che fare causa allo Stato per i danni subiti da queste continue variazioni normative peggiorative a danno dell'onesta' di chi ha applicato una legge dello Stato stesso. E' l'unica arma per la sopravvivenza di famiglie e imprese''. Cosi', Flavio Zanarella, Segretario Generale di Federcontribuenti e Responsabile Nazionale sviluppo Pmi commentando quanto proposto dal ministro Giorgetti riguardo i crediti del superbonus.

Superbonus, Federcontribuenti: "Crediti in 10 anni? Causa allo Stato"

Il dirigente di Federcontribuenti elenca quello che succedera' dopo tale decisione da parte del governo: ''blocco totale ,da parte di operatori bancari e del settore, degli acquisti dei cassetti fiscali per continua e reiterata incertezza normativa in quanto la retroattivita' e' incostituzionale; calo drastico delle percentuali d’acquisto sia orizzontali che verticali; ridotta la possibilità  per le aziende di compensare i cassetti con F24 e tasse varie,  in quanto diluiti in più anni; sicure class action contro lo Stato e possibili risarcimenti miliardari in quanto la norma sarebbe incostituzionale perche' metterebbe in ginocchio il settore compromettendolo irrimediabilmente in quanto non ci sarebbe piu' visione futura sul mercato e i cantieri in essere, come quelli appena iniziati, e si rischierebbe la paralisi senza possibilita' di una ripresa''. Zanarella ricorda infine come ''le tanto sbandierate necessita' di bilancio che impongono la stretta sull' utilizzo dei bonus fiscali collegati alle ristrutturazioni edilizie mal si conciliano con la recente direttiva sulle Case green approvata in ambito europeo, che affida ai singoli paesi le misure per migliorare efficienza enecergetica del patrimonio immobiliare. Secondo le ultime stime oltre 8 milioni di unita' immobiliari italiane - conclude il dirigente di Federcontribuenti - ricadono nelle classi energetiche F e G e necessiteranno di importanti interventi di ristrutturazione''.
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