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Crisi climatica: Nuovo allarme degli scienziati sul riscaldamento globale e le conseguenze per l’Italia

- di: Marta Giannoni
 
Crisi climatica: Nuovo allarme degli scienziati sul riscaldamento globale e le conseguenze per l’Italia
Il riscaldamento globale accelera: l’Italia nel mirino
Negli ultimi mesi il dibattito sulla crisi climatica ha raggiunto nuovi picchi di attenzione, soprattutto dopo l’ultimo rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC). Secondo gli esperti, il riscaldamento globale sta accelerando a un ritmo senza precedenti, con conseguenze devastanti per l’Italia e il Mediterraneo. “Se non agiamo immediatamente, rischiamo di superare la soglia critica di 1,5°C entro il 2030”, ha dichiarato il climatologo italiano Luca Mercalli in un’intervista rilasciata a La Repubblica.

Le ultime scoperte scientifiche
Uno studio recente condotto dall’Università di Bologna pubblicato sulla rivista Nature Climate Change, ha evidenziato come il Mediterraneo si stia riscaldando il 20% più velocemente rispetto alla media globale. Questo fenomeno sta già causando un aumento degli eventi meteorologici estremi, come alluvioni e ondate di calore, che hanno colpito duramente l’Italia negli ultimi anni. “Il nostro Paese è particolarmente vulnerabile a causa della sua posizione geografica”, spiega Silvia Gualdi, ricercatrice presso l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

Le dichiarazioni dei leader politici
Il governo italiano ha recentemente annunciato un piano d’azione per contrastare gli effetti del cambiamento climatico. Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha dichiarato durante un’intervista: “Stiamo lavorando per ridurre le emissioni di CO2 del 55% entro il 2030, ma serve l’impegno di tutti: cittadini, imprese e istituzioni”. Tuttavia, alcune associazioni ambientaliste, come Greenpeace Italia, hanno criticato il piano, definendolo “insufficiente” e “troppo lento”.

Le conseguenze per l’agricoltura e il turismo
L’impatto del riscaldamento globale si sta facendo sentire anche sui settori chiave dell’economia italiana. Secondo un rapporto della Coldiretti, gli ultimi anni sono stati i più caldi degli ultimi due secoli, con danni all’agricoltura stimati in oltre 6 miliardi di euro. “Il cambiamento climatico sta mettendo a rischio la produzione di vino, olio e grano”, dichiara Ettore Prandini, presidente della Coldiretti. Anche il turismo, pilastro dell’economia italiana, potrebbe subire gravi contraccolpi, con l’aumento delle temperature che rende meno attraenti le destinazioni estive tradizionali. 

Cosa possiamo fare?
Gli esperti concordano sul fatto che sia necessario un cambiamento radicale nelle politiche ambientali e negli stili di vita. “Dobbiamo passare alle energie rinnovabili, ridurre il consumo di carne e promuovere una mobilità sostenibile”, ha sottolineato Stefano Caserini, docente di Mitigazione dei Cambiamenti Climatici al Politecnico di Milano. Intanto iniziative locali, come quella del Comune di Milano che ha piantato 3.000 nuovi alberi nel 2022, dimostrano che anche le azioni individuali possono fare la differenza.

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