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Sisma 2009, dal Cipess 373 milioni per la ricostruzione

- di: Redazione
 
Sisma 2009, dal Cipess 373 milioni per la ricostruzione

Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) ha dato il via libera a un importante pacchetto di interventi per la ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del 6 aprile 2009. Tra le misure approvate spiccano l’assegnazione di 373 milioni di euro per la riparazione degli immobili privati e il finanziamento di 33,3 milioni di euro destinati alla ricostruzione degli edifici scolastici nell’Aquila e nei comuni limitrofi.

Sisma 2009, dal Cipess 373 milioni per la ricostruzione

La riunione, presieduta dal Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini e con la partecipazione del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alessandro Morelli, ha rappresentato un passo decisivo per sostenere la ripresa di territori ancora segnati dalle conseguenze del sisma.

Interventi su immobili privati e scuole

Il finanziamento di 373 milioni di euro sarà utilizzato per la ricostruzione o riparazione degli immobili privati nei comuni del cratere sismico e nelle aree circostanti, con l’obiettivo di accelerare il ritorno alla normalità per famiglie e cittadini.

Parallelamente, il Cipess ha approvato il terzo Piano annuale di ricostruzione del patrimonio pubblico, che prevede interventi specifici per il settore dell’istruzione primaria e secondaria. I fondi stanziati consentiranno di ristrutturare 15 edifici scolastici, garantendo non solo la sicurezza strutturale, ma anche la piena operatività degli istituti.

Rimodulazione del Programma Restart


Tra le altre misure, il Comitato ha dato l'ok alla rimodulazione del Programma di sviluppo Restart, volto a rilanciare l’economia delle aree terremotate. Il piano punta a creare nuove opportunità economiche, migliorare le infrastrutture e promuovere la sostenibilità, integrando la ricostruzione con progetti di sviluppo a lungo termine.

Un cammino verso la resilienza

Le risorse stanziate testimoniano l’impegno del governo nel sostenere le comunità colpite, ma il percorso di ricostruzione non è ancora concluso. La priorità resta garantire che i fondi siano utilizzati in modo efficace e trasparente, con un’attenzione particolare a ricostruire non solo gli edifici, ma anche il tessuto economico e sociale del territorio.

L’approvazione di questi interventi rappresenta un tassello fondamentale per ridare vitalità a una delle regioni più colpite dalla tragedia del 2009, confermando che sviluppo economico e sicurezza strutturale devono andare di pari passo per costruire un futuro più resiliente.

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