L’inflazione risale nell’Eurozona ma solo per un effetto “tecnico”. A novembre prezzi +2,3%

- di: Redazione
 
In arrivo entro la fine dell’anno, dopo l’ok dato da Bruxelles, 8,7 miliardi di euro della sesta rata del Pnrr, mentre entro la stessa data il Governo presenterà la richiesta per l’ottenimento della settima rata da 18,2 miliardi.

La dichiarazione della premier
Soddisfatta Giorgia Meloni: “Con l’incasso della sesta rata, previsto entro la fine del 2024 – ha dichiarato la presidente – l’Italia si conferma la Nazione che ha ricevuto l’importo maggiore di finanziamento, pari a 122 miliardi di euro, corrispondente al 63% della dotazione complessiva di 194,4 miliardi di euro. Nel corso del 2024 – ha continuato la premier - sono stati raggiunti significativi risultati che hanno confermato il primato europeo dell’Italia nell’attuazione del Piano, per numero di obiettivi conseguiti, risorse complessive ricevute e richieste di pagamento approvate. In questi giorni, insieme alle Amministrazioni titolari, agli Enti e alle Istituzioni preposte, stiamo lavorando alacremente per la rendicontazione degli obiettivi della settima rata e per formalizzare la conseguente richiesta di pagamento entro la fine dell’anno”.
In merito alla settima rata Pnrr da 18,2 miliardi di euro, Meloni ha affermato che “prevede il conseguimento di obiettivi fondamentali per la modernizzazione e la crescita dell’Italia, quali l’avvio degli interventi per il potenziamento delle infrastrutture portuali, ferroviarie, stradali e urbanistiche, che rappresentano un presupposto fondamentale per proseguire a sostenere lo sviluppo del Mezzogiorno e la concreta riduzione dei divari territoriali, in continuità con il piano strategico della ZES unica adottato dal Governo
”.

Gli obiettivi dalla settima rata
E sono sessantasette gli obiettivi della settima rata, di cui 35 milestone e 32 target, all’attenzione della Cabina di regia sulPnrr. Tra questi il rafforzamento della flotta di autobus e di treni a emissioni zero per il trasporto regionale, dei nodi metropolitani e dei principali collegamenti nazionali, la riqualificazione di molte stazioni ferroviarie, gli interventi per la cybersicurezza, la modernizzazione e l’implementazione delle infrastrutture di trasmissione dell’energia elettrica (SA CO I.3 e Tyrrhenian link), gli investimenti per una migliore gestione delle risorse idriche, il conferimento di 55.000 borse di studio agli studenti meritevoli meno abbienti e di 7.200 borse di dottorato, l’attivazione di 480 Centrali Operative Territoriali (COT) in materia di salute pubblica.

Le riforme strategiche da approvare
Quanto alle riforme strategiche da approvare, sul tappeto ci sono la legge sulla concorrenza, il completamento delle misure per velocizzare i pagamenti della Pubblica Amministrazione, la revisione del servizio civile universale per agevolare la partecipazione dei giovani e il provvedimento sulle rinnovabili, approvato poco tempo fa dal Consiglio dei ministri, con l’obiettivo di semplificare i procedimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, in coerenza con gli obiettivi della nuova missione REPowerEU del Pnrr italiano.

Parla il ministro Raffaele Fitto, neo commissario dell’UE
Da parte sua il ministro Raffaele Fitto, fresco di nomina nella commissione UE come vice presidente esecutivo, ha evidenziato “l’importanza di proseguire con la stessa determinazione il lavoro e il presidio del Pnrr, anche nel solco tracciato dagli interventi amministrativi e normativi, come gli ultimi decreti legge in materia e il recente decreto Omnibus, che hanno reso possibile non solo accelerare le misure previste - attraverso una maggiore sinergia tra i diversi livelli istituzionali e con l’ausilio delle riunioni operative nell’ambito delle Cabine di coordinamento istituite presso tutte le prefetture - ma anche una più efficace gestione delle risorse pubbliche, con la possibilità per i soggetti attuatori di richiedere anticipazioni fino al 90% del costo dei singoli interventi”.

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