Schneider Electric, la "smart water" è realtà: parla il Vice Presidente, Vittorio Panzeri

- di: Redazione
 
L’approccio ‘Smart Water’ che, grazie alla Piattaforma Ecostruxure, fa del Gruppo il punto di riferimento a livello mondiale nel settore idrico, i progetti in essere e quelli a medio-lungo termine nel campo dell’acqua, il protagonismo nel guidare la trasformazione digitale. A colloquio con Vittorio Panzeri, Vice Presidente SCHNEIDER ELECTRIC SYSTEMS ITALIA.

Schneider Electric: intervista al Vice Presidente, Vittorio Panzeri

Schneider Electric, Gruppo tra i leader a livello mondiale che produce e propone prodotti per la gestione elettrica, sistemi automatici e soluzioni finalizzate a queste attività, si definisce un’Impact Company. Cosa caratterizza un gestore ‘Impact’?
Schneider Electric ha deciso di investire con una offerta dedicata al mondo dell’acqua già dal 2007 e, nel corso di questi anni, ha arricchito la propria proposta con altre acquisizioni, completando quella che oggi definiamo Piattaforma per il mondo idrico a 360 gradi con il nome di Ecostruxure per il mondo Water.
Schneider Electric con questa Piattaforma si propone di dare delle risposte alla digitalizzazione del mondo idrico con un occhio particolare di attenzione ai temi dell’efficienza e della sostenibilità.
Per concludere possiamo condividere con orgoglio il recente premio ottenuto a Madrid al Global Water Awards (GWI) come Water Technological Company of the year.

In effetti, da oltre un decennio la sostenibilità è sempre al centro di ciò che Schneider Electric fa e nel 2021 i suoi continui sforzi per affrontare il cambiamento climatico e le disuguaglianze sociali hanno ricevuto il più alto profilo di riconoscimenti, classificandosi come la società più sostenibile del mondo. Quali sono oggi, per un Gruppo come il vostro, le nuove frontiere della sostenibilità a 360 gradi (ambientale, economica, sociale)?
Schneider Electric da tempo è impegnata sui temi del green e della sostenibilità, per il mondo Water siamo direttamente su 3 obbiettivi dell’Agenda Nazioni Unite 2030; nello specifico, con gli obbiettivi sulla conservazione della risorsa idrica e sul raggiungimento della Carbon neutrality, sull’efficienza e sull’abilitazione della stessa attraverso la Digitalizzazione e sullo sviluppo delle risorse circolari.

Veniamo all’argomento centrale di questa intervista. Con 36K realizzazioni all’attivo in ambito water, Schneider Electric è indubbiamente un leader del settore idrico nel mercato globale per la fornitura di prodotti, sistemi e servizi per la distribuzione, l’automazione e il controllo dell’energia, software per la gestione avanzata delle operazioni e della manutenzione e servizi di efficienza energetica nel settore. Cosa, specificatamente, vi differenzia dai vostri competitor?

La piattaforma Ecostruxure dedicata al settore Water garantisce un controllo completo dal sensore ai sistemi di controllo e ai software per la gestione dell’efficienza Idrica, per la riduzione delle perdite in rete e per l’efficienza energetica, consentendo la trasparenza e la qualità dei dati a partire dal campo fino agli strumenti di analisi degli stessi, sia che siano dati energetici che idraulici.
Consentendo l’efficientamento delle infrastrutture, la riduzione dei consumi energetici e il miglioramento dell’efficienza di gestione con un miglior servizio agli utenti.

Nel 2021 il vostro Gruppo ha realizzato ricavi per circa 29 miliardi di euro, con un’Ebitda di 5,745 miliardi. Qual è la rilevanza del mercato dell’acqua? E quanto è strategico per voi questo segmento?
Il settore Water a livello mondo pesa per circa 700 milioni di euro ed è in continua crescita, ma le ragioni che stanno dietro l’interesse di Schneider sono di natura ambientale e di sostenibilità. Non dimentichiamo, infatti, che l’acqua è essenziale per la vita sul nostro pianeta e che senza di essa non c’è vita.
Questo è un elemento che Schneider ha molto a cuore e che ha spinto nella direzione di investire per dare al settore delle soluzioni che possano aiutare a migliorare questo mercato.

Cos’è per voi il concetto di ‘Smart Water’, che rappresenta il claim del Gruppo nel comparto idrico? Come lo realizzate concretamente? Inoltre, siete definiti il Gruppo più ‘glocal’, ossia la più ‘locale’ delle Company globali. Cosa significa nei fatti? È così anche nel settore dell’acqua?
Smart Water è un concetto che vuole trasformare il servizio idrico in servizio digitale. Se guardiamo alle perdite in rete di oltre il 42% sul territorio italiano (dato Arera) abbiamo modi diversi per affrontare questo problema, sicuramente il cambio delle tubazioni e la riparazione delle perdite, ma esiste anche un altro modo, gestire la pressione nei vari distretti, dare la giusta quantità di acqua per garantire il servizio riducendo quindi la pressione e conseguentemente le perdite.
Tale concetto di gestione intelligente si applica a tutte le infrastrutture, cercando di sfruttare il meglio da ognuna di esse attraverso la tecnologia digitale che ci aiuta ad efficientare e a migliorare il servizio.

In generale, il settore idrico è consapevole della necessità di raccolta e interpretazione dei dati (Big Data) in tutti i processi per un corretto processo decisionale e per motivi di trasparenza? Quanta consapevolezza di questa necessità nello specifico dell’Italia?
L’avvento di Arera nel 2014 ha nel corso di questi anni dato un grosso stimolo agli investimenti e alla misura delle prestazioni. Ricordiamo la Regolazione in Qualità tecnica (RQTI) che per la prima volta ha chiesto ai Gestori idrici di autovalutarsi e fare piani di miglioramento attraverso i macroindicatori, che ovviamente richiedono di essere alimentati con dei sistemi automatizzati.
Oggi stiamo assistendo ad un aumento della consapevolezza di quanto siano importanti i dati, perché si può migliorare solo quello che si misura.
Auspichiamo l’introduzione del concetto di del continous Improvement, come già il mondo industriale ha già fatto tempo fa e che gli ha permesso di essere competitivi sui mercati di riferimento.
Schneider ha consapevolezza di queste necessità e offre nella sua piattaforma Ecostruxure software di analisi dei dati che siano in grado di aggregare queste grandi quantità di dati e renderli disponibili alle varie funzioni aziendali.

Nel contesto di grandi infrastrutture come impianti di trattamento, dighe, grandi condotte, quali influenze sta avendo la rivoluzione digitale?
La necessità di sfruttare gli invasi di acqua e di conservare la risorsa idrica, ha un’enorme importanza nella strategia del nostro paese. Infatti, oggi le falde sono perlopiù in regime di stress idrico, e le precipitazioni sono più intense e rare e non consentono quindi di rimpinguarle.
La possibilità di utilizzare laghi, dighe ed invasi diventa fondamentale per far fronte alle emergenze idriche e il PNRR prevede fondi proprio per i consorzi per poter ammodernare le loro infrastrutture.
Il Paese ha bisogno di dotarsi di aziende di gestione che abbiano sistemi di controllo automatizzati e che possano reagire velocemente alle emergenze e magari, grazie ai software di analisi, di poter anticipare queste stesse.

Per quanto riguarda la gestione delle reti idriche urbane, vi sono molti settori in cui i dati devono essere prelevati e contestualizzati, per gestire l’infrastruttura e risolvere eventuali incidenti. Quali sono queste aree? Come si integrano in un’unica piattaforma? Quali ricadute organizzative ha questa sfida tecnologia?
Il PNRR offre una grande opportunità di ammodernare il nostro servizio idrico, che purtroppo risente di una anzianità di infrastruttura anche di 40/50anni, le tubazioni hanno livelli di perdite doppie della media dei paesi europei, e i nostri depuratori devono essere migliorati per evitare di pagare le infrazioni europee.
In tutto questo quadro, la sfida e l’opportunità data del PNRR potrebbero dare uno slancio alla modernizzazione del settore Idrico, anche attirando attraverso gli investimenti nuove leve con skill digitali.
Abbiamo bisogno di migliorare il servizio e di renderlo più efficiente, abbiamo bisogno di avere sistemi di controllo automatizzati che possano gestire le emergenze, migliorare il livello delle perdite, ridurre i consumi energetici e offrire di conseguenza un servizio più efficiente anche agli utenti.

L’aumento della domanda e la minaccia dell’impatto dei cambiamenti climatici rendono l’efficienza energetica una delle maggiori sfide per Smart Water. Come rispondono le soluzioni Schneider Electric? Come immagina la gestione idrica tra 10 anni?
La riduzione delle perdite e l’efficientamento del servizio Idrico è un tema ormai ineludibile. Se nel corso degli anni le infrastrutture venivano progettate con l’unico scopo di garantire il servizio, oggi invece questa è una condizione necessaria ma non più unica, perché oggi le infrastrutture dovrebbero essere pensate a partire dal progetto in funzione del servizio e dei risparmi energetici e dei costi su tutto il ciclo di vita degli impianti.
Quindi Schneider Electric è in grado di fornire risposte a queste esigenze in tutte le fasi, dalla progettazione, alla realizzazione, alla gestione, con una proposta di valore che riassumiamo in tre obbiettivi: risparmiare energia elettrica; migliorare l’efficienza operativa delle gestioni: diminuire il costo su tutto il ciclo di vita delle infrastrutture dalla fase di Capex alla fase di Opex.
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