Tassi: la Bce decide un altro aumento, salgono i timori per effetto delle politiche monetarie

- di: Redazione
 
La Banca centrale europea ha alzato oggi i suoi tassi ufficiali di 0,25 punti percentuali proseguendo nella sua guerra all'elevata inflazione. Una scelta che, motivata con l'obiettivo di riportare l'inflazione entro il tetto del 2% annuo che la Bce si è prefissato, non attenua l'incertezza per il futuro poiché l'effetto della stretta monetaria si fa sentire nell'economia continentale.

Tassi: la Bce decide un altro aumento, salgono i timori per effetto delle politiche monetarie

La Bce ha, quindi, confermato quello che la sua presidente, Christine Lagarde, aveva in un certo senso anticipato a giugno quando aveva detto che un ulteriore aumento dei tassi (dopo il ciclo impetuoso dei mesi scorsi, per un totale di 4 punti percentuali) era "molto probabile".

La decisione dell'istituto di Francoforte segue di poche ore quello della Federal Reserve che ieri ha deciso un ulteriore aumento del suo tasso di riferimento (l'undicesimo dal marzo del 2022), pari ad un quarto di punto, al 5,5%, una soglia che non si toccava dal 2001. Il calo dell'inflazione nell'area dell'euro, al 5,5% su un anno a giugno, è dovuto principalmente al calo dei prezzi dell'energia. Resta, però, ben al di sopra dell'obiettivo del 2% che intende raggiungere la BCE.

Comunque, con l'aumento dei tassi di riferimento di 0,25 punti percentuali porta il tasso sui depositi di liquidità bancaria presso la BCE, al 3,75%, il più alto dall'autunno 2000.
Secondo i commentatori internazionali, la politica monetaria della Bce, che ha l'obiettivo di rallentare l'economia in modo che le aziende e le imprese rinuncino ad aumentare i prezzi, chiudendo alle richieste di aumenti salariali, è criticata da alcune fragili economie europee (indicate, in particolare, in quelle di Italia e Portogallo).
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