REbuild 2024: l'appuntamento con il futuro del Real Estate si avvicina

- di: Barbara Bizzarri
 
La X edizione di REbuild, illustrata da Roberto Pellegrini, presidente di Riva del Garda Fierecongressi SpA, in programma il 14 e il 15 maggio, si presenta come un'opportunità per affrontare le sfide cruciali che la filiera delle costruzioni sta affrontando. La transizione verso nuovi modelli di progettazione, costruzione, riqualificazione e gestione degli immobili richiede una visione ampia e innovativa, che verrà esplorata a fondo durante l'evento. L'obiettivo è delineare nuovi percorsi, offrire soluzioni concrete e dimostrare cosa è già possibile fare per cogliere appieno le potenzialità della transizione in atto.

REbuild 2024: l'appuntamento con il futuro del Real Estate si avvicina

Il tema centrale, "Values drive value", evidenzia l'importanza di dare spazio ai valori che generano valore, come la ricchezza patrimoniale, l'inclusività sociale, il benessere delle persone e l'attenzione all'ambiente. La manifestazione esplorerà anche nuovi modelli di business, come l'industrializzazione del settore e l'apertura all'innovazione, promuovendo l'adozione di pratiche sostenibili e incentivando la collaborazione tra tutte le componenti della filiera. REbuild si propone quindi come un punto di incontro multidisciplinare per discutere e promuovere il futuro dell'ambiente costruito, offrendo mappe, strumenti e testimonianze significative per guidare questa importante transizione: “L’intera filiera delle costruzioni si trova ad affrontare alcune delle sfide più decisive di sempre”, afferma Roberto Pellegrini, presidente di Riva del Garda Fierecongressi SpA. “La transizione porterà a nuovi modi di progettare, costruire, riqualificare e gestire gli immobili, e a nuovi modi di viverli, lavorarvi, frequentarli e transitarvi. Tra una settimana a REbuild approfondiremo questi aspetti da ogni angolazione possibile, compreso lo spazio, con l’aiuto di scienziati, esperti, operatori e aziende leader”.

Il messaggio di questa edizione è potente, preciso e mirato: “dare spazio ai valori che generano valore - spiega Alessandra Albarelli, direttrice generale di Riva del Garda Fierecongressi -, perché gli stakeholder del settore immobiliare convergano sull’obiettivo di generare e tutelare ricchezza patrimoniale, inclusività sociale, benessere delle persone e attenzione all’ambiente”. Perché ciò accada, occorre un allineamento del comparto ai valori della contemporaneità e un cambio del modello di business culturale e tecnico, nella direzione dell’industrializzazione del settore, che significa formazione, ricerca, tecnologia, nuove declinazioni professionali.

Uno studio che sarà presentato a Riva del Garda conferma: prendendo ad esempio il modello d’intervento di deep retrofit di Energiesprong, presentata in Italia proprio a REbuild nel 2017 e vincitrice quest’anno del prestigioso Gold World Habitat Award per verificarne la fattibilità considerando costi e benefici definiti dal mercato attuale unitamente al calcolo dell’eventuale contributo pubblico necessario a oggi, e, infine, una valutazione della riduzione di tale contributo in funzione della diminuzione dei costi industriali.

Il risultato appare evidente: con una media del contributo pubblico rispetto al costo dell’intervento del 60% iniziale (non distante dagli attuali ‘bonus’ edilizi al 50%), grazie a economie di scala e di apprendimento saremo in grado in tempi relativamente brevi di condurre interventi di deep retrofit senza la necessità di contributo pubblico.

“Se riusciamo a sfruttare una tecnologia esistente e in costante progresso come l’off-site – così come in Paesi il cui sistema amministrativo, giurisprudenziale, produttivo e industriale è molto simile al nostro – otteniamo due risultati simultaneamente” spiega il presidente del Comitato Scientifico di REbuild Ezio Micelli: il miglioramento della qualità del parco immobiliare e il suo efficientamento energetico, con conseguente incremento di valore e a costi sempre minori nel tempo. È possibile, infatti, immaginare un percorso virtuoso e dinamico in cui l’incentivo pubblico, coadiuvato da tassi ‘green’, possa via via sparire perché il meccanismo viene affidato al mercato”.

Alla politica, dunque, REbuild propone un duplice binario di intervento statale, sia verso la domanda sia verso l’offerta.Da un lato, spingendo le imprese a intraprendere un percorso di innovazione all’interno di un indirizzo più complessivo di ordine collettivo che è la transizione. Dall’altro, ragionando su politiche di sostegno ai cittadini, differenziate per reddito e area geografica, così che le ‘case green’ e la sostenibilità in generale siano percepite come leve di benessere per individui e comunità.

Il recente (marzo 2024) studio prodotto dallo Iuav di Venezia per l’Osservatorio REbuild sul rapporto fra retrofit e valore degli immobili ha prodotto in questo senso risultati molto interessanti: da tenere presente che i salti di classe energetica differenziano il mercato e sono sempre premiati con balzi di valore, ma con differenze e polarizzazioni di cui tenere conto perché la transizione non appaia come un processo iniquo e socialmente ingiusto ma una opportunità di miglioramento del proprio patrimonio.

Aprirsi all’innovazione per traguardare gli obiettivi della transizione è dunque un passo necessario. Lo sa bene Thales Alenia Space Italia, ad esempio, che per voce di Walter Cugno, Vice-President, Exploration & Science, svilupperà una riflessione sull’abitare e vivere nello spazio, un ambiente ostile in cui è imprescindibile valorizzare al massimo le risorse disponibili, minimizzare gli sprechi e massimizzare gli sforzi in ricerca e sviluppo. Guardare alle infrastrutture spaziali e ai moduli abitativi lunari e, di seguito, marziani, significa rileggere il concetto di costruzione dalle fondamenta, pensare e progettare gli spazi in modo differente, percorrere strade e soluzioni inesplorate privilegiando pratiche e sistemi che riducano drasticamente l’impatto sull’ambiente. Mercoledì 15 maggio sarà anche possibile scoprire, alla conferenza intitolata Abitare e vivere nello Spazi, quali saranno le ricadute possibili sulle case terrestri del futuro e la sfida di chi costruisce infrastrutture per altri pianeti.

“Quello di REbuild è un taccuino di incontri multidisciplinari e politematici e un parterre espositivo che affronta i temi più caldi del futuro prossimo delle filiere del comparto”, commenta Laura Risatti, Project Leader di REbuild. “Esperienze e proiezioni, energia e ambiente, tecnica e tecnologia, innovazione e nuovi modelli di business, finanza, economia, comunità, territori: REbuild torna, e lo fa da protagonista, per offrire mappe e strumenti, ricerche e testimonianze significative e replicabili sul futuro dell’ambiente costruito”.

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