Una diva italiana diventa icona pop‑politica nelle strade di Santiago.
Un’icona italiana sulle strade cilene
Quando si parla di campagne elettorali che sanno sorprendere, quella in corso in Cile per le presidenziali del 16 novembre 2025 non delude. A Santiago, sui grandi manifesti elettorali della candidata di sinistra Jeannette Jara, ha fatto capolino – in bianco e nero, sovrastato da uno sfondo rosso – il ritratto di Raffaella Carrà, accompagnato dallo slogan bilingue “Siempre voto comunista” e “una di noi”.
Origine del manifesto: un gesto dai risvolti politici
L’iniziativa non nasce dal partito, ma da una storica cartoleria del centro di Santiago. Dopo la vittoria di Jara alle primarie, César Padilla, titolare del negozio, ha deciso: “Sembrava che volesse lasciare il Partito Comunista per attrarre la sinistra moderata. Noi volevamo dire: essere comunisti non è un tabù — guardate Raffaella, lei non lo è mai stato”. In breve, un’intervento visivo che parla di identità e appartenenza.
Perché Carrà? Un legame culturale profondo
L’uso dell’immagine di Carrà non è casuale. La popstar italiana è da tempo un riferimento per la cultura progressista latinoamericana, grazie anche alle sue posizioni a tutela dei diritti LGBT e alla sua presenza al Festival di Viña del Mar nel 1982, in piena dittatura di Pinochet.
E, cosa non da poco, Carrà si dichiarò apertamente comunista in un’intervista del 1977: “Siempre voto comunista. In un conflitto tra operai e imprenditori, starò sempre con gli operai”.
Jara: discorsi umani, estetica inedita
Jeannette Jara, ex ministra del lavoro (2022–2025), ha vinto le primarie ufficiali con il 60 % dei voti contro Carolina Tohá, portando il Partito Comunista del Cile di nuovo al centro del ring politico dopo decenni.
La sua campagna si distingue inoltre per la scelta di uno stile visivo dolce e innovativo: poster in tonalità pastello – rosa, lilla, celeste – anziché il tradizionale rosso militante.
C’è spazio per una politica che emoziona
La campagna elettorale di Jara non si limita a promuovere una candidata: riprende simboli, estetiche e iconografie per rinnovare l’identità comunista nel XXI secolo. Usare un volto noto, popolare, progressista come quello di Raffaella Carrà è un modo per comunicare che essere comunisti non significa restare ancorati a vecchi cliché, bensì sposare valori aperti e inclusivi.
E in quel poster, stampato da una cartoleria indipendente, c’è un messaggio politico forte: tra passato e futuro, c'è spazio per una politica che emoziona.