Quirinale: definire Berlusconi un patriota non basta

- di: Diego Minuti
 
Può il futuro presidente della repubblica avere, come qualità essenziale e reclamata, quella d'essere un patriota, definizione che ormai è diventata il Verbo per Giorgia Meloni?
La leader di Fratelli d'Italia, nel suo intervento finale alle manifestazioni di Atreju, ha tuonato contro chi, sino ad oggi, ha occupato il Quirinale ed è stato espressione del centro-sinistra, dicendo che è finita la pacchia. Si sa che Giorgia Meloni, quando si trova davanti alla folla, fa riemergere il suo carattere sanguigno e così è stato anche questa volta, di fatto disvelando quello che è il profilo che per lei deve avere il prossimo presidente della Repubblica, a cominciare dal fatto d'essere un patriota.
Riassumendo le varie dichiarazioni fatte in queste ore, si potrebbe dire che, in assenza di alternative vere, Giorgia Meloni, quasi costretta dalle circostanze politiche, ha fatto da sponda alle ambizioni presidenziali di Berlusconi (definito, appunto, un patriota) ridimensionando, quindi, quasi per necessità, la figura di Mario Draghi che per lei non sembra avere a cuore il patriottismo.

Giorgia Meloni supporta le ambizioni di presidenziali di Berlusconi

Si dovrebbe a questo punto disquisire su cosa sia in effetti un patriota e come questa qualità discriminante si manifesti. Però sarebbe interessante sapere quali tratti Giorgia Meloni ha colto in Berlusconi e Draghi per accreditare il primo dell'etichetta di patriota e il secondo no. Ma se pensiamo che tutte queste cose, tra le dette e, soprattutto, le non dette, rientrano nelle schermaglie che precedono le grandi manovre per il Quirinale, frasi ed auspici vengono ridimensionati.

L'artiglieria pesante usata dai media di centro-destra (che non sono pochi) nella campagna per la conquista della presidenza delle repubblica non evidenza la compattezza della coalizione necessaria per accreditare realmente Berlusconi per il Quirinale. Ma tant'è e, quotidianamente, scende in campo qualche nuovo aedo che celebra il Berlusconi statista, quasi che un enorme buco nero abbia inghiottito processi e inchieste, che lanciano ancora ombre sinistre su di lui, che comunque si è sempre detto obiettivo innocente di una parte consistente e schierata della magistratura.

Ma per Giorgia Meloni questo non conta, se ha dimostrato d'essere un ''patriota''.
Quanto breve è la memoria in politica: è una di quelle cose che, come le onde sulla battigia, vanno e vengono ciclicamente, cancellando i ricordi, soprattutto quelli non positivi.
Ma vorremmo, sommessamente e con il massimo rispetto di tutti, a cominciare dai diretti interessati, chiedere se si voglia realmente candidare alla massima carica dello Stato (quella che, lo ricordiamo prima a noi stessi, appone la sua firma sulle leggi dando loro esecutività, che presiede il Consiglio superiore della magistratura e, anche, di quello della Difesa, quella la cui immagine campeggia negli uffici pubblici della nazione) un uomo che ha il passato di Berlusconi, e non parliamo solo di quello giudiziario?

Come abbiamo detto già altre volte, all'uomo o alla donna comuni si deve perdonare tutto quello che (nei limiti della legge) riguarda la sfera personale perché ciascuno a casa sua o, se si vuole essere chiari, sotto le lenzuola, non deve rendere conto a nessuno. Ma questo se non è consentito alla personalità pubblica, non lo è ancora di più al presidente della Repubblica.
Le cronache si sono dovute occupare delle vicende di Berlusconi per decenni, e molte volte - lo confessiamo - anche in modo esagerato, essendo stato lui, per definizione ed agli occhi di una determinata parte della politica, colpevole di qualcosa, a prescindere dalla realtà dei fatti.

Ma i comportamenti privati non possono essere cancellati se si viene chiamati ad una carica come la presidenza della Repubblica, perché - ammettiamolo - saremmo come Paese inseguiti dal ricordo del 'bunga bunga', delle 'cene eleganti', di nipoti fasulle di capi di Stato, di lettere di fuoco di quella che sarebbe di lì a poco diventata una ex moglie.
Però, dice Giorgia Meloni, Berlusconi è un patriota. Consentiteci di pensare che il ''vero'' candidato di Giorgia Meloni sia ancora come una carta coperta, che sarà mostrata quando il gioco si farà decisivo.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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