La Borsa di Milano apre in rialzo, con il Ftse Mib che segna un +0,43% nei primi scambi, in un contesto ancora dominato dall’incertezza. Il tono generale è quello di un mercato in cerca di direzione, in attesa di nuovi catalizzatori. Le giornate rimangono interlocutorie e gli operatori mantengono un approccio selettivo, orientandosi su comparti che offrono maggiore visibilità.
Piazza Affari si muove con cautela, riflettori sull’industria mentre l’automotive soffre
I settori industriali e finanziari mostrano un’impostazione positiva, contribuendo al rialzo dell’indice principale. In evidenza i titoli legati alla produzione e ai servizi, che beneficiano di un miglioramento dell’outlook macro e di aspettative di stabilità normativa. All’opposto, Stellantis segna una flessione non trascurabile con volumi in aumento, estendendo la debolezza anche a Iveco e Tenaris. Il comparto automobilistico europeo resta penalizzato, sulla scia del ribasso di Renault dopo il taglio della guidance e di un generale ridimensionamento delle prospettive per il secondo semestre.
Moncler in evidenza, ma il lusso non ha ancora recuperato i livelli di gennaio
Segnali di vivacità arrivano dal lusso, con Moncler in rialzo nelle prime battute. Il titolo beneficia del ritorno dell’interesse degli investitori sul comparto, che viene percepito come più difensivo in fasi di rallentamento. Tuttavia, i prezzi restano inferiori ai livelli di inizio anno, segnale che il processo di normalizzazione post-ciclo espansivo è ancora in corso.
Banche caute: pesa l’attesa per le mosse di Orcel e Consob
Il comparto bancario resta in equilibrio. Unicredit e Banco Bpm si muovono in area positiva ma con progressioni limitate. Gli operatori attendono sviluppi sull’operazione straordinaria tra i due istituti, ipotesi che resta sul tavolo ma che appare condizionata dalle valutazioni dell’organo di vigilanza e dalla linea strategica dell’amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel. La mancanza di chiarezza sulla governance futura frena l’interesse speculativo, in un contesto comunque favorevole per il credito.
Investitori in attesa: il vero test saranno le trimestrali europee
“Ci troviamo in una fase di attesa”, spiega Pietro Calì, analista finanziario, commentando le dinamiche attuali. “Le trimestrali statunitensi hanno finora superato le attese, ma il vero banco di prova sarà l’Europa. I mercati stanno aspettando dati concreti e guidance convincenti prima di esporsi ulteriormente.”
Secondo Calì, le incertezze non sono solo interne. “Tre fattori pesano oggi sulle decisioni degli investitori: i rischi geopolitici, le tensioni sul cambio con la debolezza del dollaro e l’eventuale influenza che Trump, nella sua strategia politica, potrebbe esercitare nei confronti della Federal Reserve. Si tratta di variabili che impongono estrema prudenza.”
Milano resta ancorata all’attesa, in uno scenario fragile
Il rimbalzo tecnico in apertura non modifica il quadro di fondo: Piazza Affari continua a muoversi senza una direzione strutturale. La selettività degli investitori si riflette nella divergenza tra settori e nella volatilità intra-seduta. L’industria appare tra i comparti più resilienti, mentre l’automotive rischia una revisione al ribasso delle aspettative reddituali.
Nel breve termine, l’andamento del mercato sarà fortemente condizionato dai risultati aziendali del secondo trimestre e dalle indicazioni che ne emergeranno sul secondo semestre. Solo un quadro più chiaro sulla tenuta degli utili potrà fornire ai listini europei, Milano inclusa, un orientamento più stabile.