• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Petrolio: paralisi dell'Opec, si spera in un accordo tra Russia e Arabia Saudita

- di: Emanuela M. Muratov
 
Petrolio: paralisi dell'Opec, si spera in un accordo tra Russia e Arabia Saudita
È stallo nella trattativa in corso tra i Paesi produttori di petrolio riuniti nell'Opec, sulla strategia da adottare di fronte al quadro di incertezze che si prospetta per i prossimi mesi, visto che la crisi sanitaria causata dal Covid 19 continua a scuotere il settore.

La frattura emersa in seno al cartello ha sorpreso gli osservatori che ritenevano possibile, visto il contesto provocato dalla pandemia, che un accordo si potesse trovare in tempi ristretti. Così non è stato e l'incertezza si è subito fatta sentire sul prezzo del barile, che martedì, per quanto riguarda il Brent, a Londra ha aperto intorno ai 47 dollari.

Ora tutti puntano, per uscire dalla fase di stallo, su un accordo tra Arabia Saudita e Russia.

Ieri l'Opec avrebbe dovuto decidere se estendere le massicce quote di produzione che si era imposta durante il mese di maggio, nel tentativo di evitare un forte calo dei prezzi. Ma questo orientamento incontra l'opposizione di diversi Paesi, che desiderano poter riaprire i rubinetti. La crisi sanitaria "continua ad avere ripercussioni negative senza precedenti sull'economia mondiale e, di conseguenza, sui mercati energetici", ha avvertito il ministro algerino dell'Energia, Abdelmadjid Attar, presidente di turno.

Una parte enorme di questo sforzo è stata intrapresa dall'Arabia Saudita e dalla Russia, che hanno tagliato 2,5 milioni di barili ciascuna. Da marzo, il mercato mondiale del petrolio ha subito un grave shock visto che prime misure di contenimento di inizio anno, in Cina, poi in Europa e negli Stati Uniti, hanno portato a un calo dei consumi senza precedenti. Ad aprile il consumo è sceso del 30%, ovvero 30 milioni di barili al giorno in meno.

La crisi sanitaria determinata dalla pandemia ha avuto come conseguenza una guerra dei prezzi tra i due motori principali dell'alleanza, Arabia Saudita e Russia. Non riuscendo a trovare un accordo sulla risposta alla crisi all'inizio di marzo, i due Paesi hanno aumentato la produzione e abbassato i prezzi. Cosa che ha fatto scendere drasticamente i prezzi: un barile di Brent, riferito al livello mondiale, ha toccato i 16 dollari ad aprile, e il prezzo sul mercato americano ha anche vissuto un periodo di prezzi negativi. Il 21 aprile il petrolio è stato scambiato brevemente a - 37 dollari al barile.
Notizie dello stesso argomento
Trovati 81 record
Pagina
12
01/12/2025
PIL Svizzero in lieve flessione: la “resilienza elvetica” vacilla
L’economia svizzera rallenta nel terzo trimestre 2025: PIL -0,5%, flessione di chimico-far...
01/12/2025
Cuba apre le porte al capitale straniero, via a un maxi provvedimento
Cuba lancia riforme per rendere l’economia più moderna e competitiva: nuove regole per inv...
01/12/2025
Borse europee in calo, Piazza Affari frena con Mps e bitcoin
Le Borse europee aprono dicembre in calo. A Piazza Affari pesa Mps, scivola il bitcoin olt...
01/12/2025
Orcel frena su Generali: “Possiamo cooperare anche senza quota”
Andrea Orcel ridisegna il rapporto tra UniCredit e Generali: dalla salita al 6,7% del capi...
01/12/2025
Prelievi contanti: cosa cambia da oggi 1° dicembre 2025
Dal 1° dicembre 2025 dovrebbe arrivare un nuovo controllo automatico sui prelievi in conta...
01/12/2025
Draghi scuote l’Europa: senza AI sarà stagnazione
Dal Politecnico di Milano Draghi avverte: senza una rapida adozione dell’intelligenza arti...
Trovati 81 record
Pagina
12
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720