Petrolio: assalto a due giacimenti, taglio di 330.000 barili a produzione

- di: Redazione
 
Un gruppo armato ha preso d'assalto, nella giornata di ieri, due importanti giacimenti di Petrolio in Libia, bloccandone completamente le attività estrattive. Secondo quanto ha comunicato ufficialmente la compagnia petrolifera nazionale libica, la National Oil Corporation, l'attacco armato - di cui non si sa, al momento, se abbia avuto conseguenze per le maestranze - ha provocato un taglio di 330 mila barili al giorno.

Assalto a due giacimenti di petrolio: taglio di 330.000 barili a produzione

Secondo la compagnia statale, sono state chiuse le valvole delle pompe nei campi petroliferi di Sharara, il più grande della Libia, e di el-Feel, interrompendo di fatto la produzione in entrambe le aree. Prima della chiusura, la produzione di petrolio della Libia era di circa 1,2 miliardi di barili al giorno.

Secondo l'amministratore delegato della compagnia, Mustafa Sanallah, le chiusure costano alla Libia più di 160 milioni di dollari (34,6 milioni di dollari) al giorno in mancati guadagni. Le prime indagini sembrano individuare gli autori dell'assalto in quelli della stessa milizia che interruppe la produzione di petrolio, negli stessi campi di Sharara ed e-Feel, nel 2014 e nel 2016. Stando a quanto riferito da un funzionario della National Oli Corporation, la milizia che ha chiuso i campi proviene dalla città montuosa di Zintan.

Stando a notizie non confermate, i leader tribali della zona starebbero negoziando con i miliziani per consentire la ripresa della produzione di petrolio. La chiusura della produzione nei due campi è avvenuta quando l'invasione russa dell'Ucraina ha scosso i mercati di tutto il mondo, facendo salire i prezzi del greggio oltre i 115 dollari al barile.
La Libia è il nono Paese al mondo (la prima in Africa) per riserve di petrolio.
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