Coldiretti: "Nel 2020 il numero dei poveri in Italia è arrivato a 5,6 milioni".

- di: Daniele Minuti
 
La crisi pandemica ha fatto schizzare il livello di povertà assoluta nel nostro paese e a certificarlo arrivano i risultati di un'analisi di Coldiretti compiuta utilizzando i dati Istat e pubblicata in occasione dell'operazione di solidarietà del sistema agroalimentare italiano presentata dal presidente Ettore Prandini e dal segretario generale Vincenzo Gesmundo a Mario Draghi.

Il progetto, portato avanti in collaborazione con Filiera Italia, Campagna Amica e diverse realtà economico-sociali italiane comprende la distribuzione di aiuti alimentari a sostegno dei cittadini che più ne hanno bisogno, a margine del report che mostra come i poveri assoluti nel nostro paese siano aumentati di un milione raggiungendo la cifra di 5,6 milioni totali.


"Più di una famiglia su quattro" - spiega l'analisi - "ha dichiarato un peggioramento della sua situazione economica nel 2020 rispetto al 2019, con le regioni del Centro e del Nord (30,5% e 28,8%) più colpite rispetto a quelle del Sud (27,7%). La povertà cresce specialmente nel settentrione dove la percentuale di poveri assoluti sale al 9,4% partendo dal 6,8% con madri e padri single a pagare il prezzo più altro. Fra i nuovi poveri c'è chi ha perso il lavoro, piccoli commercianti che hanno dovuto chiudere, lavoratori impiegati nel sommerso che non possono usufruire di sussidi e aiuti e lavoratori a tempo determinato bloccati dalle limitazioni".

Sale quindi il numero dei nuovi poveri, cioè "persone che non avevano mai sperimentato condizioni di vita così difficili, preoccupano 1.346.000 under18 poveri, ben 209.000 in più del 2019, situazione che incide anche sui livelli di istruzione".

Stando al report, per ovviare a questa situazione sarà il 30% degli italiani a partecipare a iniziative di solidarietà o fare donazioni a Pasqua: la mobilitazione vedrà adesione maggiore nelle aree meno prospere d'Italia (33% del Sud fino al 39% del Sud) con le donne più coinvolte rispetto agli uomini (35% rispetto al 24%). Si vuole dare una risposta alle persone più bisognose, con la solidarietà che è cresciuta passando dalle organizzazioni di volontariato alle imprese e ai singoli cittadini.

A margine del report è arrivato il commento di Ettore Prandini: "Questo è uno sforzo corale che dimostra la capacità del paese di unirsi e muovere risorse per uscire dalla crisi, capendo di essere una comunità nazionale con potenzialità e capacità di far ripartire l'Italia. Sarà importantissimo l'uso del Recovery Plan per accompagnare la transizione ecologica dell'agroalimentare che già al momento è uno dei più green d'Europa e che può offrire un milione di posti di lavoro nel prossimo decennio".
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