Consumi, Osservatorio Confimprese-Jakala: "Crescita modesta che non copre l'effetto inflattivo"

- di: Barbara Leone
 
L’Osservatorio permanente Confimprese-Jakala sull’andamento dei consumi registra una modesta crescita del totale mercato, pari al 2,1% nei settori ristorazione, abbigliamento-accessori e altro retail, insufficiente quindi a coprire l’effetto inflattivo, che, comunque, nel mese di giugno ha iniziato a calare portandosi al +6,4% su base annua, secondo le ultime rilevazioni Istat.

Consumi, Osservatorio Confimprese-Jakala: "Crescita modesta che non copre l'effetto inflattivo"

Se l’inflazione inizia a mostrare i primi segni di rallentamento, a destare preoccupazione adesso sono i dati che arrivano sia dalla Cina, con un Pil tra aprile a giugno in crescita solo dello 0,8%, che dall’Europa centro-orientale, che ha un’inflazione al 13%. Questi fenomeni, uniti a un minore potere d’acquisto dei consumatori, mostrano ancora una generale resistenza al raffreddamento dei prezzi al consumo. «Il primo semestre chiude con una sostanziale tenuta dei consumi - afferma Mario Maiocchi, Direttore Centro Studi Confimprese (nella foto) -. La crescita a due cifre del totale mercato è infatti dovuta in larga parte agli effetti inflattivi. Tuttavia, analizzando più a fondo l’andamento mensile si nota un rallentamento negli ultimi due mesi del -3,2% vs 2019 rispetto ai primi 4 mesi del periodo in linea con i valori pre-pandemia pari a -0,3%. Il dato può essere imputato a due principali fattori: la ritardata stagione estiva che ha fortemente penalizzato il settore abbigliamento, ma anche l’impatto dell’inflazione ormai cumulata anno su anno che si attesta al +14,3% rispetto al 2021 e che, di conseguenza, comprime il potere d’acquisto dei consumatori. Un fenomeno da monitorare con attenzione nei mesi a venire».

Nei settori merceologici la ristorazione continua a mantenersi su buoni livelli e segna un +5%, mentre abbigliamento-accessori, il settore che nel mese di maggio aveva registrato un tonfo a -16,2%, si riporta in positivo a +1,7%, sia pure di pochi punti percentuali sopra lo zero. A riguardo va anche detto che il primo week end di saldi (6-9 luglio) ha disatteso alcune aspettative negative facendo segnare un trend positivo tra +5 e +10% (dati Centro studi Confimprese). Continua l’andamento negativo di altro retail a -2,8%.

Nei canali di vendita, centri commerciali, outlet e high street si allineano all’andamento generale del mercato intorno al +2%. Il travel, complice il grande afflusso di incoming stranieri, soprattutto dei top spender americani nelle città d’arte italiane, segna un incremento superiore al +20%. L’ottimo andamento del canale contribuisce ad alzare lo scontrino medio soprattutto nella ristorazione e in tutto l’indotto.

Quanto alle aree geografiche, si segnala la buona performance del Nord-est a +7,3%, di poco positivo il Nord-ovest a +0,7%. Trend di crescita diffusi anche sul resto della penisola con Centro e Sud che registrano rispettivamente +3,8% e +2,4%.

Nelle regioni Friuli Venezia Giulia riflette i dati positivi del Nord-est e registra gli andamenti migliori, sopra la media del mercato +10,13%, mentre il Molise chiude in negativo a -3,56%. Nelle città di provincia Parma la migliore a +11,38%, Biella la peggiore a -6,92%.

I dati rilevati, invece, nel confronto tra il I semestre 2023 vs lo stesso periodo 2022 sono incoraggianti e mostrano una significativa crescita del totale mercato pari a +9,7%. Ciò significa che i consumi hanno quasi recuperato i livelli pre-pandemia (-3,8% vs 19) ma solo a valore, e non a volume per effetto dell’inflazione. Nei settori merceologici la ristorazione mette a segno la crescita più importante pari a +15,1%, bene anche abbigliamento-accessori a +8%, mentre altro retail mostra andamenti molto più contenuti a +2,8%, nonostante le buone performance delle attività di servizi.

Nei confronti con il pre-pandemia, pieno recupero della ristorazione a +2,1% anche in relazione a un significativo effetto inflattivo con l’indice nazionale dei prezzi al consumo relativo a servizi ricettivi e ristorazione giugno 2023 vs giugno 2021 a +15,1% e di altro retail a -1,2%, mentre abbigliamento-accessori con un -9,1% è ancora lontano dai livelli 2019. Nei canali di vendita la crescita migliore si registra nel travel con livelli intorno al +20% ma anche high street, centri commerciali e outlet mostrano crescite a due cifre.

È, dunque, presto per tirare le somme di una stagione dei consumi che continua a mostrare andamenti altalenanti ed è fortemente legata ai cambiamenti delle economie globali: «I dati di giugno confermano la ripresa dei consumi con un +9,7% rispetto al 2022 - afferma Alessandro Olivari, senior partner Jakala -. La ripresa è trainata in particolare dal settore ristorazione che chiude il primo semestre di quest’anno a +15,1%. In termini di fatturato, sia i centri commerciali che le vie dello shopping risultano in positivo, rispettivamente +13,9% e +11,4% rispetto al 2022, e continuano ad assottigliare il divario con il periodo pre-pandemico: -1,2% per i centri commerciali e -6,5% per le vie dello shopping rispetto al 2019».

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Italia Informa n° 2 - Marzo/Aprile 2024
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