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Etichettatura alimentare: l’UE abbandona il Nutri-Score, l’Italia canta vittoria

- di: Jole Rosati
 
Etichettatura alimentare: l’UE abbandona il Nutri-Score, l’Italia canta vittoria

La Commissione Europea ha deciso di non adottare il sistema di etichettatura nutrizionale Nutri-Score in tutta l’Unione Europea, optando invece per lo sviluppo di una soluzione comune che non replichi alcun sistema esistente. Questa decisione rappresenta una vittoria significativa per l’Italia, che ha sempre criticato il Nutri-Score per la sua semplicità e per la penalizzazione di prodotti tipici della dieta mediterranea.


Il sistema Nutri-Score e le critiche dell’Italia
Il Nutri-Score, introdotto in Francia nel 2017, classifica gli alimenti con un sistema a semaforo, assegnando lettere dalla ‘A’ verde alla ‘E’ rossa in base al loro profilo nutrizionale. Sebbene adottato da paesi come Francia, Belgio, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Lussemburgo e Svizzera, il sistema ha suscitato polemiche per la sua valutazione negativa di prodotti come l’olio d’oliva e il parmigiano, fondamentali nella cucina italiana.
L’Italia ha sempre sostenuto che questo metodo di classificazione sia fuorviante per i consumatori e non tenga conto della qualità complessiva della dieta. Il Nutri-Score, infatti, valuta i prodotti singolarmente senza considerarne il consumo nell’ambito di un regime alimentare equilibrato. In particolare, penalizza alimenti con un elevato contenuto di grassi o sale, anche se questi sono consumati moderatamente all’interno di una dieta sana.

La svolta di Bruxelles: un nuovo sistema in arrivo?
Secondo un documento visionato dall’Ong Foodwatch alla fine del 2024, il direttore generale per l’Agricoltura della Commissione Europea, Wolfgang Burtscher, ha assicurato che la futura proposta di etichettatura comun "non copierà nessun sistema esistente”. Questa mossa è vista come una risposta alle pressioni dell’Italia, che ha promosso il sistema alternativo Nutrinform Battery. Questo metodo, preferito da Roma, rappresenta il contenuto nutrizionale degli alimenti attraverso simboli di batterie che indicano le percentuali di energia, grassi e zuccheri rispetto all’assunzione giornaliera raccomandata.
La Commissione Europea, pur evitando di commentare direttamente le rivelazioni di Radio France, ha ribadito il suo impegno a garantire "trasparenza e il diritto dei consumatori a scelte informate”. Tuttavia, non ha fornito tempistiche precise sulla presentazione della nuova proposta di etichettatura.

La reazione italiana: soddisfazione trasversale
Il ministro dell’Agricoltura italiano, Francesco Lollobrigida (foto), ha commentato: “Un eventuale stop europeo al Nutri-Score possiamo giudicarlo come una vittoria, una vittoria italiana”. Ha inoltre sottolineato l’unità del paese in questa battaglia, affermando che “tutti i ministri, a prescindere dalla maglia di partito, hanno sempre condiviso la battaglia per un’etichettatura trasparente, informativa e non condizionante come il Nutri-Score”.
Anche le associazioni di categoria hanno accolto con favore la notizia. Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, ha dichiarato: “Sarebbe la vittoria del buon senso che conferma la validità della nostra intensa battaglia a difesa della certezza e della chiarezza nelle informazioni sui cibi, a tutela dei consumatori”.
Coldiretti ha sottolineato come la decisione dell’UE possa favorire la protezione dei prodotti italiani: “Il Nutri-Score rischiava di mettere in difficoltà eccellenze riconosciute nel mondo, dall’olio extravergine d’oliva ai formaggi DOP. Finalmente l’Europa sembra aver riconosciuto l’importanza di un sistema che non penalizzi le tradizioni alimentari”.

L’impatto sui consumatori e il futuro dell’etichettatura alimentare
Per i consumatori europei, la decisione di Bruxelles segna un passaggio chiave nel dibattito sull’etichettatura nutrizionale. L’assenza di un sistema armonizzato ha generato incertezza nel mercato, con paesi che adottano metodologie diverse per informare i cittadini sulla qualità dei prodotti alimentari.
Al momento, non è chiaro quale direzione prenderà la nuova proposta dell’UE. Se da un lato il Nutrinform Battery gode del sostegno italiano, altri paesi potrebbero spingere per una soluzione differente. La sfida sarà trovare un compromesso tra trasparenza, semplicità e rispetto delle tradizioni alimentari nazionali.
Secondo fonti vicine alla Commissione, Bruxelles potrebbe prendere in considerazione un sistema ibrido che unisca gli elementi migliori delle diverse proposte, mantenendo un approccio più informativo e meno penalizzante per determinati alimenti. Il prossimo passo sarà una serie di consultazioni con gli Stati membri e le parti interessate per definire una strategia condivisa.

Un punto di svolta

La decisione dell’UE di abbandonare il Nutri-Score segna un punto di svolta nel dibattito sull’etichettatura alimentare in Europa. Se da un lato la scelta è stata accolta con entusiasmo in Italia, dall’altro resta aperta la questione di quale sistema verrà adottato in futuro. La sfida sarà quella di garantire informazioni chiare ai consumatori senza penalizzare prodotti tradizionali e di alta qualità. Nei prossimi mesi, il dibattito si sposterà su quale sarà il nuovo standard europeo, con l’Italia pronta a sostenere la sua visione di un’etichettatura più equa e trasparente.


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