Faure annuncia disponibilità a 'governo a durata determinata'
Il Partito socialista francese si è detto pronto a discutere oggi con la coalizione macroniana e la destra sulla base di "reciproche concessioni" in vista della formazione di un nuovo governo, dopo la caduta - due giorni fa - di quello di Michel Barnier.
Il segretario del Ps, Olivier Faure, che sarà ricevuto a mezzogiorno all'Eliseo, ha precisato ai microfoni di France Info che tale governo nascerebbe sulla base di "un contratto a durata determinata".
Macron ha iniziato subito a muoversi alla ricerca di un nuovo governo e avvia questa mattina consultazioni con i partiti politici alleati, in quello che chiama "l'arco di governo", che va dai Socialisti ai Républicains, con l'obiettivo di formare un nuovo "governo di interesse generale".
In mattinata riceverà all'Eliseo i leader centristi del campo macronista: Renaissance, MoDem, Horizons, i Radicali, Unione democratica (Udi).
A mezzogiorno il capo dello Stato, oltre a Faure vedrà anche il leader dei deputati socialisti, Boris Vallaud, e il suo omologo al Senato, Patrick Kanner. All'inizio del pomeriggio sarà la volta dei vertici di Les Républicains. Non sono invece per ora invitati invece alle consultazioni né il Rassemblement national (Rn) di Marine Le Pen, né la France Insoumise (Fi), né i comunisti e neanche les Ecologistes.
Macron, che ieri sera ha dato la colpa della crisi politica che ha provocato la caduta del governo del premier Michel Barnier alla convergenza fra estrema sinistra ed estrema destra e ha annunciato che non si dimetterà, ha previsto che un nuovo capo del governo non uscirà dal suo cilindro prima del prossimo fine settimana, e che occorrerà ancora più tempo per conoscere la composizione della sua nuova squadra. Nel frattempo, Emmanuel Macron deve prendersi una pausa con la grande riapertura di Notre-Dame sabato, dove sono attese diverse decine di capi di Stato e di governo, tra cui il presidente eletto americano, Donald Trump.
A mezzogiorno il capo dello Stato, oltre a Faure vedrà anche il leader dei deputati socialisti, Boris Vallaud, e il suo omologo al Senato, Patrick Kanner. All'inizio del pomeriggio sarà la volta dei vertici di Les Républicains. Non sono invece per ora invitati invece alle consultazioni né il Rassemblement national (Rn) di Marine Le Pen, né la France Insoumise (Fi), né i comunisti e neanche les Ecologistes.
Macron, che ieri sera ha dato la colpa della crisi politica che ha provocato la caduta del governo del premier Michel Barnier alla convergenza fra estrema sinistra ed estrema destra e ha annunciato che non si dimetterà, ha previsto che un nuovo capo del governo non uscirà dal suo cilindro prima del prossimo fine settimana, e che occorrerà ancora più tempo per conoscere la composizione della sua nuova squadra. Nel frattempo, Emmanuel Macron deve prendersi una pausa con la grande riapertura di Notre-Dame sabato, dove sono attese diverse decine di capi di Stato e di governo, tra cui il presidente eletto americano, Donald Trump.