Conte: "Adesso c'è bisogno di coesione sul piano nazionale"

 
Giuseppe Conte lancia un chiaro messaggio alle forze politiche italiane con la sua informativa alla Camera in vista del Consiglio dell'Unione Europea di Bruxelles, auspicando unione d'intenti nel futuro prossimo per il bene del nostro paese.

Il presidente del Consiglio ha tenuto il suo discorso in Aula: "Confermo che il Governo si farà trovare pronto per usare le risorse in arrivo dall'Europa e ho già avviato una consultazione per preparare un piano di rilancio, da cui deriverà un Recovery Plan che l'Italia presenterà a settembre. Quando sarà tutto più definito verrò in Parlamento per riferirne i contenuti, ascoltando suggerimenti""La proposta di Nex Generation EU" - ha spiegato il Premier - "rappresenta una buona base ma per far ripartire la nostra economia dobbiamo raggiungere un consenso sull'adozione del Recovery Play, se arriverà in ritardo sarebbe da considerare un fallimento".

Conte ha sottolineato più volte l'importanza dell'aula in vista di questi provvedimenti: "Prima dell'intesa finale chiederò il vostro voto sulla proposta dell'Italia, la decisione politica del Consiglio rappresenta un obiettivo storico durante la peggior crisi dal dopoguerra, in queste settimane è chiamato all'appuntamento con la storia. Chiediamo che la proposta non si discosti da questa della Commissione: l'economia italiana deve ripartire con un progetto ambizioso di riforme che dia un futuro migliore alla penisola".

In ultimo sono arrivati messaggi all'opposizione che in settimana ha deciso di boicottare gli Stati Generali: "Ora è arrivato il momento di dar prova di coesione anche sul piano nazionale per non perdere la sfida europea". Appello però non raccolto dai partiti di centro destra, con i membri di Fratelli d'Italia che hanno disertato l'aula mentre quelli della Lega l'hanno abbandonata durante il discorso di Conte. Lapidario nelle sue parole il capogruppo leghista, Riccardo Molinari: "Conte da avvocato si è trasformato nel liquidatore del paese". In poche parole, tutta la rabbia del Carroccio per la decisione del premier di non consentire un voto, rendendo ancora più profondo lo strappo fra esecutivo e opposizione.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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