BCE, settimana prossima taglio scontato dopo ultime parole dei banchieri centrali

- di: Teleborsa
 
Appare esserci un deciso sostegno per ulteriori tagli dei tassi di interesse nell'Eurozona, nonostante la forza dell'economia statunitense e le scelte del nuovo presidente Donald Trump possano spingere la Federal Reserve statunitense a rimanere cauta. Diversi banchieri centrali che fanno parte del Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) hanno infatti suggerito nelle ultime ore una nuova sforbiciata al costo del denaro. Alla riunione del 30 gennaio 2025 appare quindi scontato ormai un taglio dei tassi di 25 punti base.

"La direzione è molto chiara", ha detto la presidente della BCE Christine Lagarde alla CNBC a Davos, con il ritmo che "dipenderà dai dati, ma un movimento graduale è sicuramente qualcosa che mi viene in mente in questo momento". Tuttavia, Lagarde sembra propendere per non procedere troppo velocemente, anche per monitorare l'impatto dell'euro debole: "Ci saranno fenomeni interessanti che monitoreremo. Il tasso di cambio, ad esempio, sarà di interesse e potrebbe avere conseguenze".

Francois Villeroy de Galhau, il numero uno della Banca centrale francese, ha detto che il tasso di deposito del 3% della BCE potrebbe scendere rapidamente poiché la banca era fiduciosa di riportare l'inflazione al suo obiettivo del 2%. "Aspettarsi che il nostro tasso di riferimento sia intorno al 2% entro questa estate è uno scenario plausibile", ha detto al World Economic Forum di Davos, sostenendo che il 2% era la sua stima per il tasso neutrale, che non rallenta né stimola la crescita.

"Sono abbastanza soddisfatto delle aspettative del mercato per i prossimi due incontri e, a parte questo, ritengo che sia troppo presto per commentare", ha detto il governatore olandese Klaas Knot a Bloomberg TV. "I dati sono incoraggianti, confermano il quadro generale che torneremo all'obiettivo nel resto dell'anno e si spera che anche l'economia si riprenderà finalmente un po'", ha aggiunto.

"Siamo ora fiduciosi che l'inflazione si stabilizzerà sull'obiettivo previsto e che la politica monetaria cesserà di essere restrittiva nel prossimo futuro", ha ha detto il capo della banca centrale finlandese Olli Rehn in un discorso a Oulu.

Tutto ciò conferma che, contrariamente a quanto accaduto a dicembre, i preparativi per la riunione della BCE della prossima settimana sono stati relativamente tranquilli e non ci sono state opinioni controverse sulle prossime mosse.

"Ricordiamo che i verbali della riunione della BCE di dicembre avevano già evidenziato un crescente orientamento all'allentamento da parte dell'Eurotower, basato sui dubbi relativi alle previsioni di crescita e sul crescente rischio di un'inflazione sottotono - ha detto Carsten Brzeski, Global Head of Macro di ING - Con pochi nuovi dati concreti pubblicati da allora, la BCE si trova attualmente di fronte a una versione "light" di stagflazione: continua lentezza dell'economia e accelerazione dell'inflazione. Tuttavia, la BCE sembra guardare oltre questa temporanea spinta inflazionistica e persino i falchi sembrano orientati a posizioni più accomodanti".

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