Mostre in alta quota. Quattro appuntamenti con l’arte in vacanza

- di: Samantha De Martin
 

FOTO: Bartolomeo Bezzi, Bozzetto per vigilia della sagra, 1893 circa, Collezione privata

L’arte non va in vacanza, ma dà appuntamento agli appassionati nei suoi freschi scrigni per permettere di apprezzare al meglio la bellezza, anche nei giorni più caldi dell’anno.

Così, complice il fascino della natura, luoghi come Castel Caldes, non lontano da Trento, in Val di Sole, o lo spettacolare Lumen a Plan de Corones, diventano destinazioni da non perdere per gli amanti dell’arte e della montagna.

In Val di Sole omaggio a Bartolomeo Bezzi

C’è il Canal Grande, a Venezia, e poi la laguna di notte, le donne al mercato del pesce in Campo Santa Margherita, e ancora le popolane al lavoro intorno a una rustica fontana in Val di Non.

In occasione del centenario della morte di Bartolomeo Bezzi, tra i più importanti pittori trentini dell’Ottocento, promotore artistico nell’Italia del suo tempo, una mostra a Castel Caldes rende omaggio all’artista originario di Ossana, in Val di Sole. Nonostante i suoi temi preferiti siano stati il paesaggio e la veduta, si cimentò anche con il ritratto e le scene di genere, con una particolare propensione alla rappresentazione della figura umana dal vero.

Fino al 5 novembre Castel Caldes accoglie la mostra monografica, curata da Roberto Pancheri in

collaborazione con Margherita de Pilati, dedicata a Bezzi “pittore di figura”. Il percorso approfondisce l’approccio dell’artista alla figura umana, sia nell’ambito della ritrattistica che nelle vedute urbane animate dalla presenza dell’uomo, senza trascurare le scene di vita popolare ambientate in contesti rurali e alpini. Quaranta dipinti di Bezzi, provenienti da collezioni pubbliche e private, affiancheranno disegni, abbozzi, fotografie d’epoca, lettere e documenti utili alla ricostruzione del percorso biografico dell’artista o legati alla genesi di alcuni dipinti.

Scatti di neve in mostra al Lumen

Tra le sale del Lumen, il gigantesco occhio meccanico che ricorda un otturatore fotografico,

dove paesaggio, storia dell’alpinismo e fotografia si incontrano nella cornice delle Dolomiti sospesi sulla valle Aurina a quota 2.275 metri, nell’ex stazione a monte della funivia di Plan de Corones, l’artista svizzera Ester Vonplon esplora il tema della neve e del ghiaccio attraverso l’uso della fotografia analogica.

In Blazing White, questo il titolo della mostra, Ester Vonplon esalta, rendendoli brillanti, alcuni aspetti della neve. Le sue osservazioni fotografiche dei paesaggi ammantati di bianco, nate nell’area alpina e nell’Artide, sono guidate da un nostalgico desiderio di fissare la fragilità della natura. Le sue opere, la cui installazione spaziale dialoga con la musica composta appositamente da Stephan Eicher, generano un’atmosfera densa, meditativa, coinvolgente.

Carrara ad alta quota

L’Accademia Carrara, in collaborazione con CAI Club Alpino Italiano – sezione Bergamo, invita gli appassionati delle vette a scoprire una sorta di “museo diffuso” della montagna.

La prossima tappa escursionistica de La Carrara in alta quota, progetto diffuso sul territorio bergamasco che coinvolge 17 rifugi sulle Alpi Orobie, ideato in occasione della mostra Vette di Luce in corso in Carrara fino al 3 settembre, si terrà domenica 23 luglio.

Nel rifugio Antonio Curò Hayez, nel comune di Valbondione (BG), sarà esposta, a 1.915 metri di altitudine, la riproduzione dell’opera Caterina Cornaro riceve l’annuncio della sua deposizione dal Regno di Cipro, realizzata da Francesco Hayez nel 1842 e conservata all’Accademia Carrara. Sarà un’occasione per ammirare le maestose creste del Recastello e del pizzo Coca, nel cuore del parco delle Orobie bergamasche.

La partenza è prevista domenica 23 luglio alle 9 a Valbondione (BG), presso il Palazzetto dello Sport. Info e prenotazioni +39 347 3098021 maddalena.chiappini@eventificio.it

Cortina e l’incanto dell’acquerello

Fino all’8 ottobre, il Museo Rimoldi di Cortina d’Ampezzo ospiterà una mostra organizzata in collaborazione con l’Associazione Italiana Acquerellisti (AIA), con sede a Milano, che dal 1974 promuove questa antica tecnica pittorica.

Nei due piani espositivi del museo il percorso Lieve e potente: l’incanto dell’acquerello”, che vede protagonisti indiscussi l’acqua e il colore, abbraccia oltre 200 opere di 137maestri.

Una sezione della mostra sarà dedicata ai ragazzi del Liceo Artistico di Cortina, che esporranno i loro lavori ad acquerello, frutto di un corso realizzato per l'occasione dal professor Mario Tomè.

Per l’occasione, verrà organizzato un laboratorio nel quale gli artisti dell’AIA potranno dipingere “en plein air” gli scenari spettacolari della conca ampezzana come da sempre fecero i pittori provenienti da tutto il mondo. 

Tags: arte
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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