Ventata di risk-off: crollano chip e piattaforme, petrolio debole, gas europeo giù. Valute in ordine sparso, futures europei contrastati in vista dell’apertura.
Settimana chiusa in modalità difensiva per l’Asia. Gli investitori hanno alleggerito i tecnologici dopo giorni di volatilità legata ai multipli dell’AI e ai timori su utili e liquidità. In scia si sono raffreddate anche le materie prime cicliche, mentre l’oro ha trovato nuova domanda rifugio. Sui cambi, il dollaro resta coriaceo contro yen e yuan; la rupia indiana tiene grazie alla mano ferma della banca centrale.
“Gli investitori stanno riprezzando il rischio di una bolla AI e l’appeal dei safe haven”, sintetizza un market overview mattutino.
Quadro generale
Il sentiment globale verso i titoli growth è alla peggiore settimana da mesi, con prese di profitto estese su indici tech in Asia e Wall Street. L’umore dipende ora dalla tenuta dei finanziari europei e dalla reazione del comparto AI negli Stati Uniti.
Tutte le chiusure in Asia
Seduta omogeneamente negativa con poche eccezioni e un barometro severo su Seoul e Taipei. Chiusure di oggi (venerdì 7 novembre): Nikkei 225 −1,21%; S&P/ASX 200 −0,66%; DJ New Zealand −0,41%; Shanghai −0,25%; SZSE Component −0,30%; China A50 −0,44%; DJ Shanghai −0,22%; Hang Seng −1,22%; Taiwan Weighted −1,42%; SET −0,10%; KOSPI −1,81%; IDX Composite +0,29%; Nifty 50 −0,20%; BSE Sensex −0,26%; PSEi Composite −1,51%; Karachi +0,57%; VN30 −1,55%.
A Hong Kong la flessione è partita dai colossi internet (Tencent, Alibaba, Meituan), con eccezioni in parte sull’auto elettrica. “Il Tech Index cede, scattano prese di beneficio sulle big cap”.
Valute: euro molle, yen debole, rupia sorvegliata
L’EUR/USD oscilla nell’area 1,153–1,154. Lo USD/JPY resta su 153–153,5. La rupia indiana si muove attorno a 88,70 per dollaro, con interventi ordinati tramite banche pubbliche. Lo yuan onshore resta nell’intorno di 7,12 per USD.
Materie prime: oro brillante, petrolio fiacco, gas TTF in calo
Oro in recupero verso 3.990–4.000 $/oz, spinto da attese di allentamento Fed e clima d’incertezza. Il petrolio resta zavorrato da offerta ampia e scorte USA: Brent ~63,6 e WTI ~59,7 $/bbl. In Europa il gas TTF scivola in area 31–32 €/MWh, confermando il trend discendente dell’ultimo mese.
Cosa aspettarsi in Europa
I futures europei inviano segnali contrastati: indicazioni in lieve calo su FTSE 100 e DAX, piatte/lievemente positive sull’Euro Stoxx 50 in pre-apertura, con volatilità ancora legata ai tech globali.
“Il mercato testerà i supporti di banche ed energia: l’apertura sarà dettata dalla tenuta dei finanziari e dall’umore sui tech USA”, commenta un trader londinese.
Perché l’Asia ha frenato
- Rivalutazione dei multipli AI: dopo rally prolungati, il mercato ricalibra la narrativa sugli utili.
- Dollar strength selettiva: differenziali di rendimento sostengono il biglietto verde e pesano sulle valute asiatiche.
- Materie prime non di sostegno: petrolio debole, gas in calo; solo l’oro funge da paracadute.
Focus Mumbai
A Mumbai Nifty 50 e Sensex chiudono in modesto arretramento (−0,20% e −0,26%), con flussi esteri prudenti e clima cauto su IT e finanza. La rupia resta argine alla volatilità grazie alla RBI, che preferisce un percorso ordinato del cambio.
Cosa guardare
- Banche europee: sensibili a spread e guidance sui tassi.
- Tech USA: eventuale rimbalzo o ulteriore storno farà da timone all’umore europeo.
- Dollaro e Treasury: dati americani deboli possono sostenere l’oro e allentare la pressione sull’equity.