Borse miste da Tokyo a Mumbai, dollaro tonico, petrolio in lieve rialzo: l’apertura europea si gioca tra tassi, politica e shutdown Usa.
Cosa è successo in Asia
Seduta contrastata sui listini asiatici: Nikkei 225 -0,40%, S&P/ASX 200 -0,10%; in Cina Shanghai +0,52%, SZSE Component +0,35%, China A50 -0,31%; Hang Seng -0,69%. Bene Taiwan Weighted +1,68% e soprattutto KOSPI +2,70%. In Asean IDX Composite -0,51%; in India Nifty 50 -0,28% e BSE Sensex -0,25%; in Vietnam VN30 +0,18%. Il quadro resta dominato da incertezze politiche in Giappone e Francia e dal prolungato shutdown Usa.
Valute in movimento
L’euro/dollaro oscilla in area 1,16–1,17, con il biglietto verde favorito dall’avversione al rischio e uno yen debole. “Il mercato delle divise sta prezzando il mix di incertezze politiche e attese su tagli Fed”, afferma un trader londinese.
Materie prime sotto i riflettori
L’oro estende la corsa oltre 4.000 $/oncia, sostenuto da acquisti delle banche centrali, flussi su ETF e da attese di ulteriori tagli dei tassi negli Stati Uniti.
Il petrolio risale lievemente dopo l’indicazione di un incremento molto contenuto dell’offerta da parte dell’OPEC+: Brent intorno a 66 $, WTI circa 62 $. Resta però sullo sfondo la revisione al rialzo della produzione Usa 2025, elemento potenzialmente frenante per i prezzi nel medio termine.
Il gas naturale TTF europeo si muove in area 33 €/MWh, in moderata ripresa rispetto all’inizio di ottobre.
I futures sull’europa
I futures Euro Stoxx 50 indicano un avvio cauto; segnali analoghi dai derivati su FTSE MIB e principali indici dell’area. “Con l’oro a 4.000 e il dollaro tonico, l’Europa apre difensiva: focus su energia e difensivi, in attesa di segnali dalla Fed e da Parigi”, osserva un gestore milanese.
Cosa guardare oggi
Europa: bancari e lusso come test del sentiment; energia favorita da un greggio più stabile. Su EUR/USD la soglia 1,16 è livello psicologico chiave. Per l’oro, la tenuta sopra 4.000 $ resta l’osservata speciale.