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Tokyo in ribasso, mentre le Borse cinesi avanzano con moderazione

- di: Matteo Borrelli
 
Tokyo in ribasso, mentre le Borse cinesi avanzano con moderazione
Nikkei in calo −1,22%, Shanghai e Hang Seng tra i pochi positivi; futures europei in rialzo, mercati valutari e commodity sotto osservazione.

Chiusura di tutte le Borse asiatiche (4 agosto 2025)

Abbiamo già trattato in mattinata l’apertura debole di Tokyo. Ecco la chiusura di tutte le borse asiatiche (dati forniti dall’utente):

  • Nikkei 225 −1,22%
  • S&P/ASX 200 +0,02%
  • Shanghai Composite +0,64%
  • SZSE Component +0,35%
  • China A50 +0,45%
  • DJ Shanghai +0,60%
  • Hang Seng +0,91%
  • Taiwan Weighted −0,46%
  • KOSPI +0,91%
  • IDX Composite −0,39%
  • Nifty 50 +0,48%
  • BSE Sensex +0,38%
  • VN 30 +1,31%

La differenza rispetto a Tokyo è evidente: il Nikkei segna il solo segno negativo marcato, mentre le Borse cinesi e quelle dei mercati emergenti mostrano performance lievemente positive.

Contesto e dichiarazioni degli analisti

Le borse asiatiche reagiscono a un report sul lavoro statunitense assai deludente: l’occupazione di luglio è risultata inferiore di circa 290.000 unità rispetto alle aspettative e la media trimestrale è crollata a 35.000 da 231.000, segnale di rallentamento dell’economia USA.

Gli analisti di Goldman Sachs notano come “l’economia statunitense stia crescendo sotto il potenziale”; mentre Ray Attrill di NAB sottolinea che “la credibilità della Fed e la veridicità delle statistiche sono ora sotto i riflettori”.

Il recente licenziamento del capo del Bureau of Labor Statistics e la nomina imminente di un nuovo governatore della Fed hanno intensificato i timori sulla politicizzazione dei dati e delle politiche monetarie.

Valute e materie prime (mattinata Europa, dati aggiornati)

  • Dollaro/Yen: indebolimento generale, con il cambio intorno a ¥147,7 dopo aver toccato ¥147,3.
  • Euro/Dollaro: indebolito, con l’euro sotto pressione. Il dollaro mostra un rafforzamento complessivo dopo il crollo dei Treasury yields.
  • Oro spot: in lieve calo dopo il rally di venerdì, sotto i massimi recenti. Prezzo spot circa $3.354,17/oz, mentre i futures USA mostrano un lieve aumento (+0,2%) a $3.407,10.
  • Brent: intorno a $69,27/barile, in calo modesto per aumento di produzione da parte dell’OPEC+ (+547.000 bpd da settembre).
  • WTI: circa $66,96/barile, anch’esso in flessione simile al Brent.

Futures europei: indicazioni per l’apertura dei listini

I contratti prefigurano una giornata europea in rialzo:

  • EuroStoxx 50 futures +0,6%
  • FTSE futures +0,5%
  • DAX futures +0,4%
  • S&P 500 e Nasdaq futures +0,4% ciascuno

Il mercato sconta ora una probabilità dell’85‑90% per un taglio dei tassi Fed a settembre, con potenziali riduzioni fino a oltre 100 punti base entro fine anno.

Il quadro

  • Tokyo uniche tra le principali con un forte calo (−1,22%), sospinta anche dalla forza dello yen.
  • Le borse cinesi (Shanghai, Hang Seng, China A50) avanzano moderatamente (+0,35%–+0,91%), mostrando un moderato ottimismo.
  • Valute in movimento: yen più forte, dollaro ristabilito, euro sotto pressione.
  • Commodity sotto controllo: petrolio compresso da offerta OPEC+, oro stabile ma in lieve calo.
  • Europa pronta a partire in attivo, con i futures positivi e le prospettive di politica monetaria accomodante.

Dichiarazioni salienti

  • “L’economia U.S. sta crescendo sotto il potenziale.” – Goldman Sachs
  • “La credibilità della Fed… è ora sotto i riflettori.” – Ray Attrill (NAB)
Un contrasto netto     

La giornata asiatico‑globale è caratterizzata da un contrasto netto: Tokyo arretra, mentre i mercati cinesi ed emergenti mostrano una crescita leggera ma significativa. L'apertura europea dovrebbe raccogliere segnali incoraggianti dai futures, sostenuta dalle attese di tassi più bassi e un contesto macroeconomico volatile ma con spiragli. 

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