Manca il medico? Niente paura, a visitare (e palpare) le pazienti arriva il giudice onorario

- di: Bianca Balvani
 
Non sapremo mai quante (quali, purtroppo, lo sappiamo già) saranno, alla fine della fiera, le vere conseguenze della pandemia, che ancora oggi fa sentire i suoi effetti, perché di Covid ci si ammala anche ora, con strascichi a dir poco seccanti. Il nostro sistema sanitario è ancora sotto pressione, tanto che, ad esempio come in Calabria, siamo costretti a ''importare'' medici da Cuba, come se fossero calciatori, come se in Italia non ci fossero migliaia di ragazzi che non possono iscriversi a Medicina, tra numero chiuso e test-ghigliottina. E poi c'è il processo inverso con medici e personale infermieristico che, ammaliati da contratti che qui possono solo sognare, varcano le frontiere, da quella vicina con la Svizzera a quelle delle ricche monarchie del Golfo.
Quindi, la mancanza di personale è, purtroppo, una evidenza, alla quale in qualche modo si cerca di ovviare. Con turni doppi, saltando i riposi, accorciando e facendo slittare le vacanze. Ma ci sono circostanze in cui non si può fare ed ecco che si manifesta, in tutta la sua grandezza, l'italico genio.

Manca il medico? Niente paura, a visitare (e palpare) le pazienti arriva il giudice onorario

Manca il prof, manca lo specialista? Nessun problema, lo sostituisce un giudice, sebbene onorario, ma pur sempre ritenuto da qualcuno degno di indossare la toga e amministrare giustizia.
Non è una boutade, ma quanto sarebbe accaduto nell'ospedale di Benevento, dove, secondo la locale procura della Repubblica, un viceprocuratore onorario, con la complicità di un medico, si sarebbe spacciato per un cardiologo, ''visitando'' alcune pazienti e abusandone sessualmente.
Tutto sarebbe accaduto nell'ambulatorio di cardiologia dell'ospedale di Benevento, dove il presunto cardiologo, nell'ambito delle sue visite (che riteniamo molto accurate....), avrebbe compiuto non meglio specificati atti sessuali ai danni delle pazienti, mentre il suo complice-medico le visitava.

Ora, una cosa del genere farebbe scalpore se si trattasse di un vero medico che, calpestando il giuramento di Ippocrate, piuttosto che alla salute del malato, pensa a soddisfare i suoi (sporchi) desideri.
Ma qui è anche peggio perché - a rigore di logica - questo signore ha una laurea, ma non certo quella in medicina, men che meno la specializzazione necessaria a muoversi tra pazienti cardiologiche.
Poi, se proprio vogliamo essere chiari, se questo comportamento fa, sic et sempliciter, letteralmente schifo, a creare ribrezzo è la complicità del medico che (non sappiamo per amicizia, per goliardia o connivenza morbosa) gli ha consentito di accompagnarlo durante le visite e di fare finta di non vederne le porcherie addebitate.

Comunque, aspettando l'esito del procedimento, ai due è stata contestata l'accusa di violenza sessuale in concorso. Il bello è che questa accusa è stata formulata dopo che le circostanze sono emerse nell'ambito di un'altra indagine, condotta dalla Procura di Potenza, in cui lo stesso viceprocuratore - insieme ad altri - è indagato per avere manipolate alcune inchieste in cambio di denaro (le accuse sono quella di corruzione per l'esercizio delle funzioni, corruzione in atti giudiziari, induzione indebita e concussione).
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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