Media-tech, rivoluzione Comscore: presto in Italia la Social Incremental Reach

- di: Barbara Leone
 

È pronta per il debutto Social Incremental Reach, la soluzione di Comscore che somma, discrimina e deduplica i visitatori raggiunti sulle varie piattaforme social e quelli che visitano siti e app di proprietà. Sono stati rilasciati da poco i primi dati Beta per il mercato italiano per permettere agli editori di verificarne le grandi potenzialità. Un tool, quello targato Comscore, che si annuncia come una vera e propria rivoluzione nella misurazione delle audience digitali visto che consente di fare estrema chiarezza sul tipo di risultati conseguiti conteggiando “bene anche i visitatori raggiunti dai contenuti sulle piattaforme social” e riuscendo a “deduplicarli, facendo pure un discrimine rispetto a quelli che hanno visitato siti e mobile app di proprietà”, come si legge nella nota della società. “In un momento in cui la presenza sulle piattaforme social assume un valore strategico sempre maggiore con logiche di coinvolgimento e leve di differenziazione sempre più rilevanti – dichiara Fabrizio Angelini, Ceo di Sensemakers Comscore Italia (nella foto) – per gli editori diventa cruciale misurare l’amplificazione della propria reach oltre le proprie properties, certificando l’estensione che sono in grado di creare sui social network, anche in ottica di integrazione e complementarietà su determinati profili demografici. È una richiesta che abbiamo raccolto in molti mercati dai player domestici che hanno l’obiettivo di valorizzare al massimo la propria capacità di copertura”.

Media-tech, rivoluzione Comscore: presto in Italia la Social Incremental Reach

Al fine di garantire l’effettiva rappresentatività delle audience social, vengono qualificati come visitatori coloro che sono stati esposti più di una volta ai contenuti o che abbiano visto almeno un video sulle piattaforme social, escludendo quindi dal conteggio i visitatori poco interessati o i semplici followers che magari non hanno interagito con i contenuti dell’editore da molto tempo. In queste settimane di test per il mercato italiano, gli editori hanno la possibilità di verificare l'efficacia del tool autenticando le proprie pagine social entro il giorno 30 del mese oggetto di misurazione; mentre per la pubblicazione dei dati sulla piattaforma Mymetrix (che al lancio includerà Facebook, Instagram e X) bisognerà aspettare per l’inizio del prossimo anno.

Social Incremental Reach è anche in grado di fornire al mercato un dato di “total reach” che può essere amplificato dall’audience social pur mantenendo chiaramente evidenziata la distinzione tra le due tipologie di reach “owned” e “social”: Uno strumento di chiarezza su una frazione importante dei numeri del mondo digital che arriva in un momento di mercato in cui l’avvio dell’era cookieless preoccupa sia publisher che reparti marketing delle aziende. “Ci siamo preparati per tempo ad affrontare la deprecazione dei Cookie di terza parte - sottolinea Angelini -. Abbiamo rilasciato già da alcuni mesi una nuova tecnologia di tagging che ci consente di integrare nelle misurazioni i dati di prima parte degli editori e le evidenze iniziali sono molto confortanti. Con la nuova tecnologia infatti disponiamo di più cookie di quanti ne osserviamo con l’attuale sistema di misurazione”.

Tra i primi a testare il prodotto, alcuni siti del Gruppo Mondadori. “Si tratta di un passo avanti fondamentale nelle metriche di rilevazione dell’audience digitale - commenta Andrea Santagata, Ad dell’area digital e martech di Mondadori Media -. Fino a qualche anno fa quando si parlava di audience internet era chiaro che si alludesse a quella prodotta da siti web. Oggi è come se la rete si fosse sdoppiata, e tutti siamo presenti nel mercato dell’offerta con i siti, le app e i canali social. Ebbene in questo contesto è sempre stato chiaro quanta audience producessero i social, ma non c’era uno strumento che potesse ‘leggere’ questo apporto più in profondità e c’era sempre il dubbio che fosse una replica di quella in arrivo dai browser. Ora c’è uno strumento che ci dice quante teste ’nuove’ in più un brand può raggiungere attraverso i canali social”. Un caso a parte è poi quello Giallozafferano da cui emerge, spiega Santagata, “quasi un raddoppio delle nostre performance. Anche per gli spender si tratta di un’operazione di trasparenza e chiarezza. Questo discorso vale per noi e per Giallozafferano, ma anche per tantissimi altri brand non di Mondadori, siti di news compresi. Questo upgrade di ricerca fa capire bene quanto sia massiccia la forza complessiva degli editori anche online”.

Comscore è un’impresa mondialmente riconosciuta per attività di pianificazione, gestione e valutazione delle campagne mediatiche su diverse piattaforme. Potendo contare su un vasto patrimonio di informazioni per i canali digitale, TV lineare, Over-the-top (OTT) e cinema, la società è in grado di combinare misurazioni affidabili a sofisticate competenze di data science, allo scopo di generare dati sui comportamenti multi-schermo capaci di favorire la crescita delle aziende. Puntando sull'innovazione nel campo delle soluzioni di misurazione, Comscore è stata fondata con la missione di risolvere le sfide più complesse che caratterizzano l’ecosistema mediatico visto che oggi la difficoltà principale consiste proprio nel misurare con esattezza le audience in un universo sempre più cross-piattaforma.

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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