• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Lula sfida Trump: scatta la legge sulla reciprocità commerciale

- di: Vittorio Massi
 
Lula sfida Trump: scatta la legge sulla reciprocità commerciale
Lula sfida Trump con la legge brasiliana sulla reciprocità commerciale
Brasile pronto a colpire chi impone dazi: “Basta umiliazioni”. Il decreto firmato da Lula è una risposta diretta alla linea muscolare degli Stati Uniti.

Il Brasile cambia passo: da domani entra in vigore la nuova legge sulle ritorsioni commerciali

Con un gesto politico tanto simbolico quanto concreto, Luiz Inácio Lula da Silva ha firmato il decreto che rende operativa la Legge di reciprocità economica, approvata dal Congresso brasiliano il 2 aprile 2025. Il decreto — che sarà pubblicato nel Diário Oficial da União il 15 luglio — consente al Brasile di reagire immediatamente alle “misure economiche unilaterali adottate da altri Paesi”, con un messaggio inequivocabile: il tempo delle umiliazioni è finito.

Nel mirino c’è Donald Trump, che solo poche settimane fa ha minacciato dazi del 50% sulle esportazioni brasiliane di acciaio, carne e alluminio. Il Brasile risponde ora con una cornice normativa che permette ritorsioni simmetriche, puntuali, calibrate. È un cambio di rotta storico: Brasilia si posiziona come attore globale che non accetta più diktat.

Un doppio binario per le ritorsioni: lento o immediato, ma sempre legittimo

Il decreto prevede due iter distinti per reagire agli attacchi commerciali esterni. Il primo, ordinario, segue una procedura con consultazioni pubbliche, coinvolgendo imprese, enti di settore e consumatori. Il secondo, straordinario, consente un intervento d’urgenza, senza consultazione, deciso da un comitato interministeriale presieduto dal Ministero dello Sviluppo, dell’Industria e del Commercio.

In entrambi i casi è prevista una comunicazione diplomatica formale, ma con un chiaro avvertimento: se non ci sarà un’intesa, il Brasile applicherà misure simmetriche, proporzionate e mirate. Secondo fonti governative, “non si tratta di un’azione isolata, ma dell’inizio di una nuova dottrina economica: né genuflessioni né provocazioni”.

Lula: “Non ci pieghiamo all’arroganza. La nostra dignità non è in saldo”

Il presidente Lula è stato chiaro: “Non siamo una colonia e non accetteremo che le relazioni commerciali vengano imposte con arroganza e ricatti. Il Brasile commercia con tutti, ma da pari”. E ancora: “Trump crede che il mondo sia il suo mercato personale. Noi diciamo no”.

La frase ha fatto il giro del mondo. Pechino, del resto, ha espresso “apprezzamento” per la decisione brasiliana, in un clima internazionale segnato da crescenti tensioni commerciali.

Brasile e Cina, stesso spirito: no alla logica del bullo

La legge firmata da Lula ricalca, per molti aspetti, la posizione cinese sulla “reciprocità strategica”, principio cardine della politica commerciale di Pechino. Non è un caso che l’annuncio brasiliano arrivi a poche settimane dal rafforzamento dei legami bilaterali tra Cina e Brasile, con nuovi meccanismi per la compensazione in valuta locale negli scambi.

Lula e Xi Jinping stanno costruendo un blocco resistente all’unilateralismo statunitense. I loro Paesi, insieme, pesano ormai per oltre il 10% del commercio globale. Ma soprattutto mandano un messaggio politico: “la multipolarità non si chiede, si esercita”.

Trump e i dazi: l’America contro tutti

Donald Trump, tornato alla Casa Bianca nel gennaio 2025, ha inaugurato un secondo mandato segnato da una aggressiva politica di dazi e protezionismo selettivo. Dopo aver colpito l’Europa, ha preso di mira anche Messico, Vietnam e infine il Brasile.

L’idea è creare una catena commerciale più “patriottica”, ma l’effetto è la balcanizzazione dell’economia mondiale. Secondo diversi economisti, “Trump non sta proteggendo il mercato americano, lo sta isolando”. E anche ex ministri brasiliani confermano: “Le misure unilaterali di Washington creano più tensioni che benefici. Lula fa bene a dire basta”.

Una sfida per il Sud globale, ma anche per l’Europa

La legge brasiliana sulla reciprocità è destinata ad avere un impatto geopolitico significativo. Se adottata da altri Paesi emergenti — India, Sudafrica, Indonesia — potrebbe minare il sistema multilaterale dominato da Washington e Bruxelles.

Secondo analisti europei, i governi dell’UE osservano con crescente attenzione quanto accade a Brasilia, perché la stessa minaccia pende anche sulle loro esportazioni. Il commissario europeo al Commercio ha commentato: “L’unilateralismo non è la strada. È positivo che il Brasile reagisca nel rispetto del diritto internazionale”.

Brasile, potenza assertiva: la svolta è politica, non solo economica

La firma del decreto non è solo un atto normativo: è la consacrazione di una nuova postura internazionale del Brasile. Lula vuole un Paese che non subisce, ma risponde. Che tratta da pari con chiunque. Che sa usare il commercio come leva di sovranità e rispetto.

“Trump urla, noi costruiamo. Lui minaccia, noi negoziamo. Ma se serve, colpiamo”, ha dichiarato il ministro dell’Industria e Commercio Geraldo Alckmin. Una frase che racchiude lo spirito della nuova dottrina brasiliana: pace, ma con dignità. Diplomazia, ma senza servilismo.

Il coraggio del Sud che non china il capo

Lula ha scelto di affrontare a viso aperto la prepotenza americana. In un mondo segnato da nuove fratture, il Brasile si candida a diventare la voce ferma del Sud globale, accanto alla Cina ma con una voce autonoma, latinoamericana, democratica.

Mentre l’America trumpiana alza muri e dazi, Lula rilancia il commercio sì, ma da pari a pari, con il coraggio di dire no quando serve. La legge sulla reciprocità non è un capriccio sovranista: è una risposta ponderata alla nuova realtà geopolitica. E segna, forse, l’inizio di una lunga stagione in cui i bulli di Washington troveranno chi non ha più paura di guardare negli occhi il potere.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 93 record
Trovati 93 record
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720