Quanto crescono i mattoncini...per Lego un semestre da sogno

- di: Redazione

28/08/2024

Mentre il resto dell'industria dei giocattoli annaspa, sotto i colpi dell'inflazione, che evidentemente consiglia alle famiglie di privilegiare altre spese, c'è chi ha registrato numeri impressionanti per quello che sembra essere un fenomeno planetario, con tanto di trasmissioni televisive e canali Youtube dedicati.

Quanto crescono i mattoncini...per Lego un semestre da sogno

Parliamo della Lego, quella dei mattoncini colorati, che a fronte del crollo delle vendite del settore, ha registrato un primo semestre del 2024 con un enorme segno ''+''. Oggi la danese Lego ha ufficializzato che i ricavi nei primi sei mesi dell’anno sono aumentati del 13%, raggiungendo i 31 miliardi di corone, circa 4,65 miliardi di dollari.

Un fronte positivo che ha riscontro in tutto il suo portafoglio, come ha detto il CEO, Niels Christiansen, riferendosi a Lego Icons e Lego Creator e alla partnership con Fortnite di Epic Games. Mentre alla Lego c'è soddisfazione, altre aziende del settore non possono fare lo stesso. Se Mattel ha visto le vendite nette scendere dell′1% nei primi sei mesi del 2024, per Hasbro si può parlare di un tracollo, con il fatturato netto sceso del 21% tra gennaio e fine giugno. Lego ha continuato a costruire sulla crescita dell’era della pandemia con una serie diversificata di prodotti che soddisfano sia i bambini che gli adulti. Oltre ai set legati a franchise popolari come Harry Potter e Star Wars, Lego ha anche opzioni di design innovative per i consumatori per costruire fiori e piante grasse, famose opere d’arte e animali.

Se gli affari vanno a gonfie vele negli Stati Uniti e in Europa, le vendite nell'immenso mercato cinese ristagnano.
Dei 40 negozi Lego aperti nel primo trimestre, 20 erano in Cina. Allo stesso modo, delle 60 aperture pianificate nella seconda metà dell’anno, 20 sono previste in Cina.

Tags: lego, economia

Notizie dello stesso argomento

Trovati 90 record

Pagina

...

Economia e Finanza

02/12/2025

Mps, Mediobanca e Generali: cosa c’è dietro l’inchiesta