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Stakanovisti d’Europa: quanta fatica dietro la settimana di 49 ore

- di: Bruno Legni
 
Stakanovisti d’Europa: quanta fatica dietro la settimana di 49 ore
Stacanovisti d’Europa: quanta fatica dietro la settimana di 49 ore
Un’indagine sui “maratoneti” del lavoro UE, dalla vigna al vertice, tra dati solidi e sperimentazioni audaci.

Stakanovisti d’Europa: chi tiene più di 49 ore la settimana

Il bilancio europeo: pochi, ma effettivi

Nel 2024, il 6,6 % delle persone occupate tra i 20 e i 64 anni nell’Unione Europea ha lavorato abitualmente 49 ore o più alla settimana nel proprio lavoro principale. Si tratta di una quota in calo rispetto al 9,8 % del 2014 e all’8,4 % del 2019.

I Paesi “più indaffarati”

  • Grecia al 12,4 %.
  • Cipro al 10 % e Francia al 9,9 %.
  • Italia sopra la media UE con il 7,6 %.
  • All’estremo opposto: Bulgaria (0,4 %), Lettonia (1,0 %) e Lituania (1,4 %).

Chi lavora tanto: profili più stakanovisti

Le persone autonome toccano il picco: 27,5 % degli indipendenti supera la soglia delle 49 ore, contro appena il 3,4 % tra i dipendenti.

Per settori, in testa ci sono gli addetti ad agricoltura, silvicoltura e pesca (26,2 %), seguiti dai manager (21,1 %).

Quanto si lavora in media

La durata media effettiva della settimana lavorativa nell’UE è stata di 36,0 ore, in calo rispetto alle 37,0 ore del 2014.

  • Settimane più lunghe: Grecia (39,8 h), Bulgaria (39,0 h), Polonia (38,9 h) e Romania (38,8 h).
  • In coda: Paesi Bassi (32,1 h), Danimarca, Germania e Austria (33,9 h).
  • Per settori, l’agricoltura registra la media più alta (41,2 h), mentre istruzione (31,9 h) e arte e intrattenimento (32,9 h) sono i comparti con orari più contenuti.

Italia: tra rifiuti parlamentari e imprese sperimentali

la legge della “settimana corta” bloccata

Nel luglio 2025 la Commissione Bilancio della Camera, con voti favorevoli di FdI-Lega-Forza Italia, ha bocciato una proposta di legge sulle 35 ore settimanali, sostenuta—secondo le opposizioni—da una larga maggioranza dell’opinione pubblica. “Con il voto favorevole di FdI-Lega-FI, la commissione Bilancio della Camera ha dato parere contrario a un provvedimento che trova il favore dell’80% degli italiani”, ha detto il deputato M5S Dario Carotenuto. Il tema, però, resta sul tavolo.

Le aziende che spingono sul freno… del lavoro

  • EssilorLuxottica, da aprile 2024, ha introdotto volontariamente la settimana corta per oltre 1.500 dipendenti in Italia, offrendo 20 giorni extra di riposo all’anno a parità di stipendio.
  • Renner Italia ha avviato da luglio 2024 un piano su due anni: progressiva riduzione del venerdì lavorativo fino a una settimana di 36,5 ore senza taglio di salario o ferie.
  • Nel settore auto, Lamborghini ha siglato un accordo storico già nel dicembre 2023: per la produzione è partita la 4-day week, con alternanza tra settimane da 5 e 4 giorni, riduzione di circa 22 giorni lavorativi annui, più aumenti salariali, bonus una tantum e nuovi posti.

Il futuro del lavoro in gioco

L’Europa del lavoro estremo—con punte fino al 12 % nella Grecia più impegnata—convive con sperimentazioni che guardano al domani. In Italia, il Parlamento frena, ma imprenditori e sindacati spingono su weekend più lunghi, aziende più produttive e dipendenti più soddisfatti. L’evoluzione in atto somiglia a una partita: chi farà centro tra resistenza normativa e innovazione sul campo?

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