Lapini (Terziario Donna Confcommercio): "Noi un settore strategico del Paese"

- di: Daniele Minuti
 
Terziario Donna Confcommercio ha organizzato cinque convegni incentrati sul ruolo della donna nel processo di cambiamento e in quello del raggiungimento dell'uguaglianza fra i sessi: i temi trattati sono parità di genere, transizione ambientale e digitale, sostenibilità sociale, credito e formazione.

Terziario Donna Confcommercio ha organizzato 5 convegni sul ruolo della donna

Si è partiti con una presentazione tenuta a Verona di un'indagine sulle imprese femminili realizzata in collaborazione col Centro Studi delle Camere di Commercio “Guglielmo Tagliacarne”, che ha mostrato come esse abbiano visto un calo di iscrizioni di 12,1 punti percentuali nello scorso anno. Dato negativo che però è in miglioramento rispetto al -21% del 2020. Imprese che sono più fragili rispetto a quelle maschili, con oltre il 5% di possibilità in più di chiudere entro il primo triennio, hanno minore diversificazione produttiva, basso livello di internazionalizzazione e innovazione. Il tutto accompagnato da grandi problemi con l'accesso al credito (39% delle intervistate se ne lamenta, contro il 35% di quelle maschili).

Un problema situato specialmente nelle regioni del Centro-Sud (quasi la metà delle imprese): l'alta incidenza di credito non accolto, 12% contro il 4% maschile, influenza il livello di "scoraggiamento" delle imprese (23% contro 20%).

L'indagine mostra che negli anni di pandemia, il 44% delle imprese femminili ha richiesto una nuova linea di credito alle banche con solo il 31% che si ritiene soddisfatto: il 75% ha dovuto fare ricorso a misure del governo ma in questo caso è il 45% a dirsi insoddisfatto del credito.
 
La Presidente di Terziario Donna Confcommercio, Anna Lapini (nella foto), ha commentato: "Oggi il tema impresa femminile è sempre più al centro delle agende delle istituzioni e mai come nei prossimi anni ci sarà richiesto un supplemento di impegno per saper cogliere l’importante opportunità che auspichiamo per arrivare ad un cambio del modello di sviluppo. Cambiamento che oggi finalmente sembra avere favorevoli condizioni per realizzarsi. L’attenzione posta dal Ministero dello sviluppo economico, che ha messo a disposizione i fondi per finanziare le nuove attività intraprese dalle donne e rafforzare quelle già attive, è una buona notizia che attendevamo da tempo. Ci auguriamo questo sia un primo passo verso un percorso di valorizzazione e promozione dell’imprenditoria femminile che rappresenta uno dei settori strategici per lo sviluppo del paese".
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