Stephan Winkelmann - tedesco “de Roma”, da 14 anni, anche se non tutti consecutivi, a Sant’Agata Bolognese - sta pazientemente plasmando la Lamborghini del futuro. Un percorso iniziato nel 2021 con il lancio del programma “Direzione Cor Tauri” (cuore del toro in latino) e che si concluderà nel 2028 con la prima full electric, “una GT 2+2 a due porte, con più luce da terra rispetto alle vetture standard”, anticipa a Italia Informa il Ceo e presidente della Casa fondata da Ferruccio Lamborghini 60 anni fa e controllata oggi dal Gruppo Audi. Ma il primo frutto del programma di elettrificazione lanciato da Winkelmann c’è già ed è la Revuelto, una V12 plug-in, prima supersportiva ibrida uscita dall’atelier di Sant’Agata. Che, a pochi mesi dal lancio, può già vantare un portafoglio ordini che copre più di due anni di produzione. Un successo che avvicina la Lamborghini a un nuovo, storico traguardo: i 10 mila esemplari consegnati in un anno.
Intervista a Stephan Winkelmann, Chairman e Ceo di Automobili Lamborghini
Poche settimane fa, il 7 maggio, Lamborghini Automobili ha compiuto 60 anni. Un traguardo che è coinciso con il primo passo dal termico all’elettrico, Revuelto, la prima supersportiva V12 plug-in hybrid svelata il 29 marzo scorso. Per l’occasione avete coniato l’acronimo Hpev, ossia High performance electrified vehicle. Perché questa sigla? E che significato ha Revuelto nel percorso della Lamborghini verso l’elettrificazione?
L’acronimo HPEV è una sigla che sintetizza perfettamente la nostra filosofia di auto ibrida, una vettura dalle altissime performance, come si aspettano i nostri clienti, unite a un aspetto che ci proietta nel futuro, come l’elettrico. Confermare, in questo tipo di vetture, gli alti standard di prestazioni, è stata la sfida più grande che siamo sicuri di aver vinto. I clienti si aspettano questo da noi: la conferma delle performance unita al tema della sostenibilità. Per Lamborghini, Revuelto rappresenta la svolta verso un nuovo percorso che porterà all’ibridizzazione di tutta la gamma e, successivamente, a un modello full electric. Questa nuova vettura segna il confine tra un prima e un dopo nell’universo Lamborghini e che ci introduce nella seconda fase del programma “Direzione Cor Tauri”.
Che cosa prevede esattamente il programma “Direzione Cor Tauri”, cuore del toro in latino?
“Direzione Cor Tauri” è il piano di elettrificazione di Lamborghini, divenuto necessario nel contesto di un mondo in radicale cambiamento, dove vogliamo dare il nostro contributo continuando a ridurre l’impatto ambientale attraverso progetti concreti. La nostra risposta a questa necessità è un piano con un approccio olistico, che abbraccia i nostri prodotti e la nostra sede di Sant’Agata Bolognese, portandoci verso un futuro più sostenibile rimanendo sempre fedeli al nostro DNA. Un imponente processo di trasformazione guidato dal più grande investimento nella storia di Lamborghini (1,9 miliardi di euro stanziati in 4 anni, dal 2023 al 2027) che porterà l’intera gamma di prodotti a essere completamente ibrida entro il 2024 e all’introduzione di un quarto modello full electric previsto per la fine del decennio.
Esattamente, quando arriverà la prima Lamborghini full electric?
Come stabilito nel programma Direzione Cor Tauri, la prima full electric arriverà nel 2028 e rappresenterà l’ultima fase del percorso. Svilupperemo una GT 2+2 a due porte, con più luce da terra rispetto alle vetture standard.
Dopo il 2035 potrebbe essere ancora in vendita una Lamborghini con il motore termico? Magari un 12 cilindri alimentato da e-fuel, visto che la benzina sintetica è stata ammessa dall’Unione europea anche dopo il 2035?
Ovviamente è ancora presto per poter avere un quadro preciso della situazione. Lamborghini è in attesa di capire in che direzione si andrà, anche se qualsiasi siano le decisioni a livello istituzionale, la nostra strada è tracciata. L’obiettivo è quello di ridurre le emissioni, mai a discapito delle prestazioni e, quindi, non torneremo indietro rispetto alle decisioni già prese. In ogni caso saremo pronti sia se venga decretato lo stop alle auto con motore termico sia che questo non accada. L’opzione e-fuel è senza dubbio interessante e la stiamo esaminando a livello di gruppo. Potrebbe permettere ai nostri clienti di guidare auto con motori termici convenzionali e ibridi plug-in con emissioni di gas serra significativamente inferiori. Se disponibile in futuro, il loro contributo potrebbe essere fondamentale per decarbonizzare i veicoli Lamborghini esistenti e per questo motivo, se ci saranno delle opportunità, le prenderemo seriamente in considerazione.
Tornando all’ultima nata, la Revuelto, che numeri vi aspettate per il 2023? Come sta andando la raccolta ordini?
La raccolta ordini di Revuelto sta andando oltre ogni più rosea aspettativa e di questo siamo molto soddisfatti. Già a partire dal lancio dello scorso marzo abbiamo gli ordini che coprono più di due anni di produzione. Questo dimostra che abbiamo pensato e sviluppato una vettura apprezzata dai nostri clienti, i quali sono sempre più attenti e vicini alle tematiche legate alla sostenibilità.
Parliamo di numeri. Il primo trimestre 2023 si è chiuso con la migliore performance di sempre in termini di fatturato e redditività. Il giro d’affari ha raggiunto 728 milioni di euro, in aumento del 22,8% rispetto allo stesso periodo del 2022, il risultato operativo è passato da 178 a 260 milioni, con una profittabilità del 35,7%, le consegne hanno raggiunto le 2.623 unità (+84). Numeri di assoluto valore a cui si affianca un portafoglio ordini che copre già tutto il 2024. A fine anno sfonderete il muro dei 10 mila esemplari consegnati? E che cosa prevedete in termini di ricavi e profitti?
I numeri parlano chiaro, sono ormai anni che continuiamo a infrangere record in termini di vendite, ricavi e fatturato, tanto che nel 2022 abbiamo superato, per la prima volta nella storia dell’azienda, i 2 miliardi. L’andamento del primo trimestre del 2023 ci dimostra come il traguardo delle 10 mila vetture consegnate possa essere realistico, anche se è ancora presto per dirlo. Ma sarebbe un altro grande successo per il nostro brand. Abbiamo chiuso il 2022 con un RoS del 25,9%, posizionando Lamborghini ai vertici del mercato automobilistico di lusso. Le prospettive del 2023 e dei prossimi anni sono incentrate sul mantenimento della nostra storia di successo e della nostra redditività, il cui miglioramento sarà trainato dall’elevata marginalità delle vetture di nuova generazione, dalla crescita dei volumi e sicuramente, sullo sfondo, dalla gestione dei costi fissi, della ricerca e sviluppo e degli investimenti.
Lei ha vissuto e studiato in Italia. Ha trascorso 20 anni a Roma, ha studiato alla scuola tedesca di Roma e all’Università La Sapienza di Roma. In passato ha lavorato per la Fiat. Dal 2005 al 2016 è stato presidente e Ceo di Lamborghini Automobili, che è tornato a guidare nel 2020 dopo un breve passaggio in Audi prima e in Bugatti poi. È stato nominato Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana nel 2009 e Cavaliere di Gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana nel 2014. Parla perfettamente italiano. Quanta Italia c’è in Winkelmann? E quanta Lamborghini c’è in Winkelmann?
Sono praticamente cresciuto a Roma e sono molto legato a questa città. Quando ho la possibilità ci torno sempre molto volentieri, lì ho ancora tanti amici e ho lasciato tanti ricordi della mia infanzia, quindi di Italia ho veramente tanto. Posso anche dire, con orgoglio, che c’è anche molta Lamborghini perché, non consecutivamente, sono ormai 14 anni che ricopro il ruolo di Chairman e CEO e ho avuto modo di accompagnare e vivere da vicino la crescita di alcuni dei più grandi successi di questa azienda. Essere stato tra i protagonisti attivi della nascita della Urus, il primo SUV Lamborghini e, ora, di Revuelto, la prima ibrida del nostro brand, rappresenta un grande orgoglio e mi permette di avere un legame speciale con questa azienda.