Il gruppo francese Kering accusato di evasione fiscale anche per attività in Italia

- di: Emanuela M. Muratov
 
Il gruppo francese del lusso Kering, di François-Henri Pinault, è nel mirino della giustizia dallo scorso anno con una ipotesi di riciclaggio mirato a frodi fiscali. Questa indagine, svelata da "Mediapart (il sito francese di giornalismo investigativo), è relativa alla componente francese di un pacchetto fiscale che avrebbe permesso al gruppo guidato da François-Henri Pinault di dichiarare in Svizzera le attività svolte in altri Paesi, principalmente in Italia.

Il colosso del lusso, proprietario in Francia di marchi prestigiosi come Balenciaga e Yves Saint Laurent, è oggetto di un'indagine dal febbraio dello scorso anno con l'ipotesi di reato di "riciclaggio di frode fiscale aggravata", come confermato, a Mediapart, dalla Procura nazionale per i reati di natura finanziaria. Grazie a questa condotta non conforme alla legge, il gruppo guidato da François-Henri Pinault avrebbe evitato il pagamento di "2,5 miliardi di euro di tasse tra il 2010 e il 2017, di cui almeno 180 milioni in Francia".

Alle rivelazioni di Mediapart, Kering ha reagito contestando con fermezza le accuse di riciclaggio di frode fiscale. "Se necessario" - si legge in una nota - "il gruppo fornirà la sua piena collaborazione alle autorità interessate nell'ambito dell'eventuale indagine, in piena trasparenza e calma". In Italia, sempre secondo Mediapart, il caso ha fruttato a Kering un adeguamento fiscale record di 1,25 miliardi di euro nel 2019 per la parte riguardante il suo marchio Gucci.

Secondo una indagine condotta dalla Procura di Milano, avviata alla fine del 2017, Kering aveva fatturato, per conto della sua controllata svizzera Luxury Goods International (la sua piattaforma logistica situata a Lugano), per attività effettivamente svolte in Italia al fine di ridurre le proprie tasse nella penisola.

Mediapart, svelando il caso nel marzo 2018, ha scritto che il gruppo aveva esteso questo sistema, progettato dal gruppo italiano, a tutti i suoi marchi di lusso (gioielli esclusi), compresi i francesi Balenciaga e Yves Saint Laurent. "Grazie a un accordo fiscale segreto con il Canton Ticino, Kering ha pagato solo l'8% di tasse sugli utili della LGI, contro il 33% in Francia", dice il sito di notizie. Secondo Mediapart, l'ammontare delle tasse evase dal solo marchio Yves Saint Laurent sarebbe di 180 milioni di euro.
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