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Italian Wine Brands: risultati 2021 in forte crescita, proposta di dividendo di 0,10 euro per azione

- di: Daniele Minuti
 
Italian Wine Brands: risultati 2021 in forte crescita, proposta di dividendo di 0,10 euro per azione
Italian Wine Brands si conferma anche nel 2021 il primo gruppo italiano del vino non cooperativo: i risultati dello scorso anno contenuti nel progetto di bilancio al 31 dicembre approvato dal Cda, mostrano un fatturato da 408,9 milioni euro con un volume d'affari raddoppiato rispetto all'anno precedente. Decisiva in questo senso è stata l'operazione con cui, nel luglio dello scorso anno, è stata acquisita Enoitalia, in cui fatturato è pari a 208,4 milioni di euro per il 2021.

Il Cda di Italian Wine Brands ha approvato il progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021

Per quanto riguarda i mercati esteri, crescita in tripla cifra per le vendite (332,3 milioni di euro, +102,55% su base annuale) con quelle nel mercato domestico che si assestano a 75,7 milioni di euro (salendo di 91,4 punti percentuali. L'EBITDA restated pro-forma consolidato è pari a 41,8 milioni di euro con una marginalità sul fatturato che nel 2021 si attesta al 10,2%, valori impattati dall'acquisizione di Enoitalia.

Il risultato netto di periodo pro-forma restated è di 20,4 milioni di euro (crescita del 30,8%) con risultato netto pro-forma di periodo a 18,3 milioni di euro (aumento del 28,9% e indebitamento finanziario netto a 108,03 milioni di euro. Il Cda ha infine deciso di proporre la distribuzione di un dividendo 2022 di 0,10 euro per azione con la cedola che sarà staccata lunedì 2 maggio 2022 e messa in pagamento il 4 maggio.

Alessandro Mutinelli, Amministratore delegato di Italian Wine Brands (nella foto), ha commentato: "Il 2021 è stato un anno fondamentale nel percorso di sviluppo della nostra società: a seguito dell'ingresso nel perimetro del gruppo di Enoitalia, Italian Wine Brands è divenuto il primo produttore vinicolo non cooperativo italiano per dimensione, raggiungendo l'obiettivo dichiarato in sede di quotazione in borsa a inizio 2015. I risultati di quest'anno sono molto positivi ma il nostro sguardo, come sempre, è già rivolto al prossimo futuro. Lo sforzo compiuto in questi 6 anni di percorso borsistico ci consente ora di essere più forti nell'affrontare un 2022 molto impegnativo dal punto di vista del costo dei fattori produttivi e dell'approvvigionamento delle forniture. Oggi, grazie alla dimensione raggiunta, possiamo infatti implementare strategie specifiche per ciascuna tipologia di prodotto/cliente/canale volte al mantenimento e incremento dei margini di profitto in misura durevole e di soddisfazione per tutti gli stakeholders della società"
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