Istat: "Continua l'incertezza ma le prospettive economiche italiane restano positive"

- di: Daniele Minuti
 
L'Istituto nazionale di statistica ha pubblicato la sua nota congiunturale mensile, in cui ha analizzato il quadro economico italiano e internazionale: se nel mondo la situazione continua a essere ancora molto incerta a causa della diffusione della variante Delta, le prospettive per l'economia nostrana continuano a essere positive.

Nel secondo trimestre del 2021 infatti, il Prodotto Interno Lordo del nostro Paese è salito del 2,7% in termini congiunturali, con un ritmo più serrato rispetto agli altri principali Paesi del continente. La variazione acquisita per l'anno è in crescita del 4,8%, mentre l'indice della produzione industriale ricomincia a salire, al netto delle costruzioni, di un punto percentuale.

Per quanto riguarda le famiglie, continuano i segnali positivi che riguardano l'andamento del mercato del lavoro e della fiducia, con l'aumento anche delle vendite al dettaglio. Da aprile a giugno, la crescita del PIL è stata accompagnata a una crescita della domanda di lavoro da parte delle imprese, col tasso destagionalizzato di posti vacanti che è salito in modo importante nell'industria e nei servizi (aumento rispettivo di 0,2 punti percentuali e di 0,5 punti percentuali rispetto al trimestre precedente), raggiungendo valori dell'indice più alti del periodo pre pandemico.

Capitolo imprese: la fiducia sale, superando i livelli registrati negli ultimi anni, con i servizi che vedono il recupero più importante. Il settore manifatturiero cresce più lentamente, grazie in particolare al miglioramento dei giudizi sugli ordini. A luglio è aumentato il gap fra l'inflazione italiana e quella dell'Eurozona e questa differenza è dovuta anche alle diverse tempistiche dei saldi nel nostro Paese rispetto alle annate precedenti

"Le prospettive per i prossimi mesi" - chiarisce l'Istat nella nota - "mostrano il rafforzamento della dinamica inflazionistica. A luglio, le imprese si aspettano rincari dei listini in tutti i settori, escluso quello delle costruzioni. Tra i consumatori sono aumentate in modo significativo le attese di crescita dei prezzi dei beni durevoli e in generale è salita la percentuale di coloro che si attendono un aumento dell’inflazione nei prossimi mesi".
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