Istat: i prezzi alla produzione tornano in calo con l’energia

- di: Redazione
 

Tornano in calo  in Italia, sia su base mensile sia – ancora di più – su base annua dei prezzi alla produzione. A settembre 2024, i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono dello 0,6% su base mensile e del 2,0% su base annua (era -0,8% ad agosto). Emerge dal consueto report mensile dell’Istat.

Istat: i prezzi alla produzione tornano in calo con l’energia

Sul mercato interno i prezzi diminuiscono dello 0,8% rispetto ad agosto e del 2,7% su base annua (da -1,1%   del mese precedente). Al netto del comparto energetico i prezzi registrano, invece, una modesta crescita congiunturale (+0,1%) e mostrano una flessione tendenziale molto più contenuta (-0,2%; era -0,5% ad agosto).

Sul mercato estero i prezzi sono stazionari in termini congiunturali in entrambe le aree, euro e non euro, e flettono dello 0,5% in termini tendenziali (-0,7% area euro, -0,3% area non euro).

A settembre 2024, fra le attività manifatturiere, le flessioni tendenziali più ampie riguardano il settore coke e prodotti petroliferi raffinati (-17,2% mercato interno, -20,7% area euro, -13,2% area non euro). Cali tendenziali su tutti i mercati si rilevano anche per articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-1,9% mercato interno, -0,9% in entrambe le aree, euro e non euro) e metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-1,2% mercato interno, -3,5% area euro, -1,5% area non euro).

Per contro, i maggiori rialzi riguardano i settori altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (+3,8% area non euro) e computer, prodotti di elettronica e ottica (+3,7% area euro). Sul mercato interno, dopo l’interruzione di agosto (+0,5%), i prezzi della fornitura di energia elettrica e gas tornano a diminuire su base annua (-3,7%).

Sempre a settembre 2024, i prezzi alla produzione delle costruzioni per “Edifici residenziali e non residenziali” diminuiscono dello 0,2% su base mensile e dell’1,3% su base annua (era -1,5% ad agosto); quelli di “Strade e Ferrovie” flettono dello 0,4% in termini congiunturali e dell’2,2% in termini tendenziali (da -1,8% del mese precedente).

A settembre -spiega l’Istat - i prezzi alla produzione dell’industria tornano a diminuire in termini congiunturali – dopo quattro mesi consecutivi di rialzi – e mostrano un’accentuazione della loro flessione tendenziale. Tali dinamiche sono quasi totalmente spiegate dai ribassi dei prezzi della componente energetica (in particolare della fornitura di energia elettrica e dei prodotti della raffinazione) sul mercato interno; al netto di tale componente, i prezzi sono pressoché stazionari su base sia mensile sia annua”.

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