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Israele sospende l’ingresso degli aiuti a Gaza: "Hamas deve rilasciare tutti gli ostaggi"

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Israele sospende l’ingresso degli aiuti a Gaza: 'Hamas deve rilasciare tutti gli ostaggi'

Israele ha annunciato la sospensione dell’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, ponendo come condizione la liberazione di tutti gli ostaggi ancora detenuti da Hamas. La decisione è stata comunicata dal governo del primo ministro Benjamin Netanyahu, in risposta al rifiuto del gruppo islamista di accettare un piano di tregua proposto dagli Stati Uniti per il mese sacro del Ramadan.

Israele sospende l’ingresso degli aiuti a Gaza: "Hamas deve rilasciare tutti gli ostaggi"

Hamas ha definito la mossa israeliana "un crimine di guerra", denunciando il rischio imminente di una carestia per la popolazione palestinese. Le organizzazioni umanitarie internazionali hanno espresso forte preoccupazione, sottolineando che la situazione umanitaria a Gaza è già al collasso a causa della guerra in corso.

Bocciato il piano di tregua Usa

La proposta statunitense prevedeva un cessate il fuoco temporaneo durante il Ramadan, con l’obiettivo di facilitare la consegna degli aiuti e favorire trattative per il rilascio degli ostaggi israeliani in cambio della liberazione di prigionieri palestinesi detenuti da Israele. Netanyahu aveva dato il via libera alla tregua, ma Hamas ha rifiutato l’accordo, ritenendolo insufficiente e chiedendo garanzie più ampie, tra cui il ritiro delle truppe israeliane da Gaza.

Il fallimento del piano ha inasprito ulteriormente la crisi, portando il governo israeliano a bloccare completamente l’accesso degli aiuti umanitari, aggravando una situazione già critica per centinaia di migliaia di civili.

Attacco terroristico ad Haifa, un morto e un ferito
A complicare ulteriormente il quadro, Israele è stato scosso da un presunto attacco terroristico nella città di Haifa. Secondo le autorità israeliane, un uomo armato avrebbe aperto il fuoco in un’area commerciale, uccidendo una persona e ferendone un’altra prima di essere neutralizzato dalle forze di sicurezza.

Le indagini sono ancora in corso per stabilire se l’attentatore abbia agito da solo o fosse parte di un’operazione più ampia. L’attacco ha ulteriormente aumentato la tensione nel paese, già scosso dal conflitto in corso e dall’incertezza su un possibile accordo per il rilascio degli ostaggi.

Tensione alle stelle, comunità internazionale in allarme
La sospensione degli aiuti e il fallimento delle trattative per la tregua durante il Ramadan hanno sollevato l’allarme della comunità internazionale. Le Nazioni Unite e diverse ONG hanno avvertito che un’interruzione prolungata delle forniture umanitarie potrebbe portare a una catastrofe alimentare a Gaza, dove oltre due milioni di persone dipendono dagli aiuti per sopravvivere.

Mentre gli Stati Uniti e i paesi europei cercano di mediare una soluzione, la guerra tra Israele e Hamas sembra lontana dalla fine. La tensione resta altissima, e il rischio di una nuova escalation è sempre più concreto.

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