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Intesa Sanpaolo, Michele Coppola: "Il nostro impegno per la cultura è un caso unico in Europa"

- di: Redazione
 
Intesa Sanpaolo, Michele Coppola: 'Il nostro impegno per la cultura è un caso unico in Europa'

In un'intervista a Italia Informa, Michele Coppola racconta il ruolo di Intesa Sanpaolo come mecenate contemporaneo e il valore delle Gallerie d’Italia nel panorama culturale italiano ed europeo. Si approfondisce il significato del Progetto Cultura, il suo impatto sul patrimonio artistico, e l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato. Viene sottolineata la trasformazione di spazi bancari in musei, il restauro di opere d’arte non di proprietà, e le prospettive future, come una possibile espansione europea delle attività culturali. L’acquisizione della casa editrice Allemandi testimonia l’impegno del gruppo nella valorizzazione del patrimonio culturale.

Intesa Sanpaolo, Michele Coppola: "Il nostro impegno per la cultura è un caso unico in Europa"

Dottor Coppola, qual è l’aspetto più significativo del rapporto tra banche e cultura, in particolare con il Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo?
Credo che l’aspetto più significativo sia la responsabilità che un grande gruppo privato, la più importante banca italiana, avverte nei confronti della comunità. Il rapporto tra banche, arte e cultura ha radici storiche molto profonde, risalenti al Rinascimento italiano, con grandi famiglie di banchieri e mecenati.
Oggi essere mecenati significa trasformare questa tradizione in qualcosa di attuale. Il Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo parte proprio da questa responsabilità: trasformare palazzi storici in musei, come le Gallerie d’Italia a Milano, Torino, Napoli e Vicenza. Questi luoghi permettono di esporre le collezioni d’arte della banca, affiancare le istituzioni pubbliche nell’organizzazione di mostre e restauri, e creare nuove opportunità formative attraverso l’Academy dedicata alla gestione dei patrimoni culturali. È un progetto unico in Europa, probabilmente il più completo nel suo genere.

Cosa rende il Progetto Cultura un caso eccezionale nel panorama culturale italiano?
Il Progetto Cultura non è un’iniziativa isolata ma un piano pluriennale che coinvolge le Gallerie d’Italia, un programma di restauri e attività di valorizzazione del patrimonio culturale. Il prossimo autunno saremo a Roma con il progetto “Restituzioni”, che da oltre 35 anni si occupa di restaurare opere non di proprietà della banca.
Questa sinergia tra pubblico e privato permette al Paese di valorizzare risorse, competenze e investimenti in una visione condivisa. È un esempio di come il più grande istituto bancario italiano possa affiancare in modo organico le istituzioni culturali nazionali.

Quali sono i prossimi passi per le Gallerie d’Italia e per il Progetto Cultura?
La mia responsabilità risponde a un chiaro indirizzo dei vertici di Intesa Sanpaolo, ma il successo del progetto è frutto del lavoro di tanti colleghi. Nella direzione Arte, Cultura e Beni Storici, lavorano quasi 100 persone, affiancate da circa 150 storici dell’arte nei quattro musei.
La trasformazione della sede di Torino in un museo dedicato alla fotografia è stata un successo. Non possiamo escludere nuove sedi di GDI, magari all’estero, ma queste decisioni strategiche sono prese dai vertici aziendali nell’ambito dei piani di sviluppo del Gruppo.

Cosa rappresenta l’acquisizione della casa editrice Allemandi per Intesa Sanpaolo?
Abbiamo annunciato l’acquisizione della storica casa editrice Allemandi, che pubblica il Giornale dell’Arte. La compagine societaria comprende Intesa Sanpaolo, la Fondazione 1563 della Compagnia di San Paolo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.
Essere presidente della società editrice Allemandi è un onore, e credo che questa acquisizione sia una dimostrazione concreta del nostro impegno per la cultura.

Michele Coppola
Michele Coppola è Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo e Direttore Generale Gallerie d’Italia. Dal 2014 guida il Progetto Cultura, una delle iniziative più ambiziose in Europa per la valorizzazione del patrimonio artistico. Le sue attività includono il restauro di opere d’arte, la gestione di musei, e lo sviluppo di partnership culturali. Di recente è stato nominato presidente della casa editrice Allemandi.

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