Dalla Calabria alla conquista dei mercati globali: Caffo 1915, ormai una solida realtà e un esempio

- di: Redazione
 

Gruppo Caffo 1915 è una delle presenze più più solide nel settore del beverage italiano, ma, in un certo senso, è anche una realtà sorprendente perché, nel volgere di un periodo relativamente breve, ha conquistato fette sempre più ampie di mercato e ora, guardando ai mercati esteri, vede i suoi prodotti distribuiti in oltre settanta Paesi, dopo avere creato quattro filiali dirette, in Germania, Olanda, Stati Uniti e, per ultima, la Spagna.
Si potrebbe, a buon motivo, parlare di un miracolo (piccolo o grande lo dicono i numeri, e quelli del gruppo sono eccellenti), ma è invece conseguenza di una programmazione fondata sulla solidità del progetto industriale e sulla qualità dei prodotti. E, soprattutto nel beverage, puoi pubblicizzare i tuoi liquori come i migliori, ma è il mercato che dà le risposte. Quelle che hanno appunto premiato il gruppo, il cui amministratore delegato, Nuccio Caffo, ha accettato di rispondere ad alcune domande.

Dalla Calabria alla conquista dei mercati globali: Caffo 1915, ormai una solida realtà e un esempio

Dottor Caffo, i risultati che Gruppo ha conseguito negli ultimi anni sono impressionati, per volumi e per conquista di nuovi mercati. Al di là dei meriti legati alla qualità e alle capacità imprenditoriali, ci sembra che Gruppo Caffo 1915 abbia una inequivocabile impronta: innovare nel rispetto della tradizione. É così?

La tradizione è per noi una fonte di ispirazione. Abbiamo una storia di oltre un secolo e il saper-fare che da quattro generazioni viene tramandato, contiene in sé innovazioni di successo consolidate nel tempo. La caratteristica distintiva del nostro Gruppo è quella di innovare nel rispetto della tradizione. Questa affermazione è fondamentale per comprendere il nostro approccio. Abbiamo adottato con successo le strategie dell’Industria 4.0, automatizzando i nostri processi di produzione senza mai compromettere la qualità delle materie prime utilizzate. Questa evoluzione è avvenuta all’interno del Polo dell’Innovazione, dove abbiamo sviluppato un modello di trasferimento tecnologico innovativo basato sulla Rete delle Hall Tecnologiche. La nostra storia è quella di un’azienda che è passata dal possedere solo l’1% di quota di mercato negli anni ‘90 all’attuale 40%. Un successo che si basa su una strategia a lungo termine orientata all’innovazione e su una solida collaborazione con il mondo della ricerca. Gruppo Caffo 1915 è stato tra i fondatori di Future Food Med, il Polo di Innovazione agroalimentare della Regione Calabria e ha consolidato la sua strategia basata sull’«Innovation Through Tradition», reinterpretando le conoscenze tradizionali in chiave innovativa.

Dottor Caffo, può dirci con un esempio come l’innovazione possa essere di supporto alla tradizione?

Un esempio concreto di questa innovazione aziendale è rappresentato da Vecchio Amaro del Capo prodotto in un modernissimo stabilimento alimentato da pannelli solari. Sebbene l’infuso venga realizzato utilizzando tecniche tradizionali, abbiamo integrato l’automazione avanzata per garantire la qualità costante. Tutti i processi sono controllati da PLC per assicurare la continuità nella qualità nel tempo. L’innovazione ci ha permesso di rispondere alle crescenti esigenze del mercato e di sviluppare nuovi prodotti basati sulle nostre tradizioni e sulle risorse locali. Il nostro ricco patrimonio di ricette, in costante evoluzione, è la base su cui costruiremo ulteriori innovazioni per il futuro.Inizio modulo

Il gruppo, i cui primi passi risalgono all’ultimo decennio dell’Ottocento quando Giuseppe Caffo inizia la sua attività in Sicilia. e più tardi agli inizi del Novecento, grazie alla passione e al coraggio dei tre fratelli Caffo - Sebastiano, Santo e Giuseppe l’attività si sposta in Calabria diventando espressione di questa terra, che deve affrontare da sempre enormi problemi. Ci può spiegare come, ormai proiettati cui mercati globali, tenete tanto a questo legame?

Gruppo Caffo 1915 è profondamente legato alle sue radici calabresi e porta con orgoglio questa identità nel contesto dei mercati globali. Questo legame alla terra d’origine è una parte essenziale della nostra storia e della nostra missione. La Calabria è una terra rigogliosa che ci dona con generosità i suoi frutti. Senza la Calabria non potremmo produrre le nostre specialità apprezzate in tutto il mondo. Questo è il lato migliore del Sud Italia, anche se poi ci troviamo ad affrontare sfide complesse quando parliamo di business. La mancanza di distretti industriali consolidati e di istituti tecnici di alta qualità rappresenta un ostacolo per l’attrazione di talenti e per lo sviluppo imprenditoriale nella regione. Gruppo Caffo 1915 affronta la situazione investendo in digitalizzazione e automazione, seguendo il paradigma dell’Industria 4.0, che come abbiamo detto, ha contribuito a rendere l’azienda competitiva sul mercato. Inoltre, per colmare la carenza di risorse professionali e percorsi formativi nel Sud Italia, l’azienda ha investito nella formazione interna dei propri dipendenti. Questa iniziativa non solo ha contribuito al successo dell’azienda ma ha anche dimostrato un forte impegno nel promuovere lo sviluppo economico nella regione.

Dottor Caffo, potrebbe fornirci ulteriori dettagli sull’approccio strategico che Gruppo Caffo 1915 ha adottato per diventare un esempio di successo nel settore delle medie imprese familiari?

Gruppo Caffo 1915 ha adottato un approccio strategico mirato a diventare un esempio di successo tra le medie imprese familiari italiane. Questo successo lo abbiamo costruito mantenendo un forte radicamento produttivo in Italia, in particolare in Calabria. Il legame alla terra è un elemento distintivo che nel tempo, ha contribuito a creare una connessione autentica tra territorio e i nostri prodotti. Un altro aspetto riguarda la nostra propensione ai mercati esteri. Non abbiamo mai pensato all’Italia come ad un confine commerciale. Dalla prima filiale che abbiamo fondato negli Usa nel 1999, sono susseguite altre sedi estere in Germania, in Olanda e recentemente in Spagna e vantiamo un’ampia presenza internazionale in oltre 70 Paesi. La storicità e l’autenticità dei prodotti sono un altro punto focale della nostra strategia. Negli ultimi anni abbiamo acquisito marchi famosi, storicamente importanti, come l’internazionale Petrus Boonekamp, il padre di tutti gli amari creato in Olanda nel 1777; Ferro China Bisleri, il liquore amaro aperitivo di fama mondiale, a base di citrato di ferro e china, realizzato dal garibaldino Felice Bisleri nel 1881 mentre fanno parte del nostro Gruppo già da qualche tempo Elisir Borsci S. Marzano, nato nel 1840, il liquore in commercio più antico del Sud Italia e l’amaro S. Maria al Monte realizzato nell’omonimo convento da una ricetta del 1858 appartenuta ai revendissimi padri del convento. Gruppo Caffo 1915 si è dimostrato altamente adattabile ai cambiamenti nei gusti dei consumatori. Questa flessibilità ha permesso all’azienda di sfruttare le opportunità di crescita emergenti sul mercato delle bevande, mantenendo la sua rilevanza e leadership.

Come si è adattata l’azienda ai cambiamenti dei gusti dei consumatori per sfruttare opportunità di crescita?

Abbiamo sdoganato l’amaro dal solo consumo a fine pasto, a prodotto versatile, principe della mixology, protagonista dell’ora dell’aperitivo e del dopo cena. Inoltre, l’introduzione di nuovi prodotti come la bevanda funzionale Robur e le tisane a marchio Bisleri riflette l’impegno del Gruppo a rimanere all’avanguardia nel settore e al contempo, capace di esplorare nuovi mercati come il settore delle farmacie ed erboristerie proprio per le loro caratteristiche nutraceutiche. Gruppo Caffo 1915 è un esempio di come un’azienda possa affrontare sfide ardue in un territorio complesso dal punto di vista imprenditoriale come la Calabria e avere successo su scala nazionale e internazionale attraverso l’innovazione, l’adattamento e l’investimento nella formazione e nello sviluppo delle risorse locali.
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