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Inflazione, Coldiretti: "Prezzo della verdura fuori controllo, aumento del 25,1%"

- di: Barbara Bizzarri
 
Inflazione, Coldiretti: 'Prezzo della verdura fuori controllo, aumento del 25,1%'
Coldiretti lancia l’allarme sulla base dei dati Istat di ottobre, che evidenziano un’accelerazione dei prezzi dei beni alimentari al consumo del +13,1%. Con l’inflazione record cresce, denuncia la Coldiretti, la forbice dei prezzi tra produzione al consumo con aumenti da tre a cinque volte dal campo alla tavola e gli italiani sono costretti a tagliare gli acquisti, mentre le aziende agricole non riescono neanche a coprire i costi.

Inflazione, Coldiretti: "Prezzo della verdura fuori controllo, aumento del 25,1%"

I prezzi al dettaglio dei prodotti alimentari crescono con aumenti record del 25,1% in un anno per le verdure, mentre la frutta cresce del 6,5%, ma è crisi profonda nei campi, dove bisogna vendere 4 chili di mele per comperare un caffè. "Bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione i per salvare aziende e stalle - afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini - occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni”.

Per effetto delle difficoltà economiche e del caro prezzi nel carrello della spesa, gli italiani hanno tagliato gli acquisti di frutta e verdura, crollati nel 2022 del 9%, ai minimi da inizio secolo, secondo l’analisi di Coldiretti dalla quale si evidenzia peraltro che più di una azienda agricola su dieci, ovvero il 13%, è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività: ma circa 1/3 del totale nazionale (34%) è attualmente costretta a lavorare in una condizione di reddito negativo, secondo il Crea.

Infatti, oltre ai danni provocati dai cambiamenti climatici che hanno tagliato i raccolti, a mettere a rischio i bilanci delle aziende sono i rincari di ogni tipo, dal riscaldamento delle serre ai carburanti per la movimentazione dei macchinari, dai fitofarmaci ai fertilizzanti, con spese più che raddoppiate, fino agli imballaggi, con gli incrementi che colpiscono dalla plastica per le vaschette, le retine e le buste (+70%), alla carta per bollini ed etichette (+35%), al cartone ondulato per le cassette (+60%): stessa percentuale di rincari per le cassette in legno (+60%).

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