GVS, conti nei primi nove mesi del 2022: ricavi oltre i 273 milioni di euro (+30,2%)

- di: Barbara Bizzarri
 
GVS, società quotata al MidCap, tra i leader mondiali nella fornitura di soluzioni filtranti per applicazioni nei settori Healthcare & Life Sciences, Energy & Mobility e Health & Safety, ha comunicato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2022. L'azienda ha terminato il periodo in esame con ricavi pari a 273,5 milioni di Euro (258 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2021). Il Gruppo ha registrato una crescita del 30,2% rispetto allo stesso periodo del 2021 sterilizzato dall’impatto delle vendite derivanti dal diffondersi della pandemia da Covid-19, grazie anche al contributo derivante dalle recenti acquisizioni pari a 62 milioni di Euro per i primi nove mesi del 2022.

GVS, conti nei primi nove mesi del 2022: ricavi oltre i 273 milioni di euro (+30,2%)

La divisione Healthcare & Life Sciences beneficia dell’aggiunta delle recenti acquisizioni (STT e Haemotronic) e registra un incremento del 22,7% rispetto ai primi 9 mesi del 2021, risentendo ancora della contrazione del segmento Air & Gas (-40,5%) più che compensato dalla crescita del segmento Liquid (+62,6%) che usufruisce del contributo delle acquisizioni concluse nei primi sei mesi del 2022 (Euro 39 milioni). Il segmento Healthcare Liquid registra una crescita organica del 16,7% nel solo terzo quarto 2022 confrontato con lo stesso periodo dello scorso anno e del 130,3% includendo anche le acquisizioni degli ultimi nove mesi.

Continua la ripresa del trend positivo della divisione Energy & Mobility che si assesta su una crescita del 6,3% per il periodo, grazie ad una crescita del 22,5% del terzo quarto 2022 rispetto allo stesso quarto dell’anno precedente. La divisione Health & Safety cresce del 154,5% rispetto lo stesso periodo dell’anno precedente al netto delle vendite derivanti dal Covid19, anche per effetto del consolidamento delle vendite di RPB acquisita nel secondo semestre 2021 (23 milioni di Euro la variazione netta anno su anno).

L’EBITDA Normalizzato presenta un margine sui ricavi del 20,8% ed è pari ad Euro 56,9 milioni ( 85,9 milioni di euro nei primi 9 mesi del 2021). Il risultato del periodo è influenzato, da un lato, dalla diluizione derivante dalle acquisizioni perfezionate nel corso del 2022, dall’altro dalla pressione in termini di incrementi, costi e del relativo sfasamento temporale nell’assorbimento nei prezzi di vendita, nonché dagli investimenti effettuati per il potenziamento della struttura commerciale e manageriale a servizio della crescita futura con il conseguente incremento del livello di leva operativa.

Il margine operativo lordo appare in contrazione ed è sceso da 84,97 milioni di euro a 49,29 milioni di euro nello stesso periodo dell'esercizio precedente a causa della diluizione derivante dalle acquisizioni avvenute nel 2022.

L’utile netto è sceso a 45,08 milioni di euro rispetto ai 56,34 milioni dello stesso periodo dell'anno scorso. Il risultato netto normalizzato è stato pari a 58,9 milioni di euro. Al 30 settembre 2022 l'indebitamento finanziario netto equivaleva a 404 milioni di euro, rispetto ai 107,8 milioni di inizio anno per effetto degli investimenti per acquisizioni dei primi 6 mesi del 2022, per un totale di 306,3 milioni di euro.

Per il 2022 GVS prevede una crescita del fatturato superiore al 10%, includendo anche il contributo delle nuove acquisizioni. In termini di EBITDA margin, il management auspica che la dinamica di diluizione, già riscontrata nei primi nove mesi del 2022 rispetto all’esercizio precedente, trovi conferma al livello di risultato complessivo dell’esercizio 2022, poiché i benefici derivanti dalle azioni poste in essere per il recupero di profittabilità e di ottimizzazione degli assetti industriali del Gruppo a valle delle acquisizioni fatte, sono legati ad un orizzonte temporale di medio termine. Massimo Scagliarini, Amministratore Delegato di GVS, ha dichiarato: “Nel terzo trimestre 2022 finalmente iniziamo a vedere il trend di crescita dei ricavi del Gruppo senza dover più ragionare degli elementi straordinari derivanti dal Covid e potendo apprezzare il progressivo contributo delle recenti acquisizioni in modo particolare nella divisione dell’Healthcare & LifeSciences. È evidente che in termini di marginalità quest’anno assistiamo a una diluizione che è prevalentemente legata alla necessità di razionalizzare l’assetto produttivo, anche all’esito delle recenti acquisizioni, e al complesso scenario macroeconomico. Siamo certi che nel medio termine le azioni già intraprese ci riporteranno sui nostri standard di profittabilità”.
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