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Guterres chiede un’indagine indipendente sull’uccisione di reporter a Gaza

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Guterres chiede un’indagine indipendente sull’uccisione di reporter a Gaza

Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha chiesto un’“indagine indipendente e imparziale” sulla morte di sei giornalisti di Al Jazeera, uccisi nella Striscia di Gaza durante un’operazione dell’esercito israeliano. Lo ha annunciato il portavoce Stéphane Dujarric in un comunicato diffuso dall’Onu.

Guterres chiede un’indagine indipendente sull’uccisione di reporter a Gaza

Secondo fonti locali, i reporter stavano documentando le conseguenze di un bombardamento nella zona centrale della Striscia quando sono stati colpiti. Tel Aviv parla di “operazione mirata contro cellule operative di Hamas”, ma non ha fornito dettagli specifici sull’incidente che ha coinvolto il gruppo di giornalisti.

Gaza, un contesto sempre più estremo


La guerra tra Israele e Hamas è entrata in una fase di stallo violento: le operazioni militari israeliane proseguono nelle aree settentrionali e centrali della Striscia, mentre le forze di Hamas e altri gruppi armati continuano a lanciare razzi verso il sud di Israele. La popolazione civile resta intrappolata tra due fuochi, con accesso limitato a cibo, acqua e cure mediche.

L’uccisione dei reporter di Al Jazeera si inserisce in un bilancio più ampio di vittime tra gli operatori dell’informazione: secondo il Comitato per la Protezione dei Giornalisti (CPJ), Gaza è diventata in pochi mesi una delle aree più letali al mondo per chi fa questo mestiere.

L’allarme malnutrizione

Ma c’è un secondo dato che scuote l’Onu: la malnutrizione acuta nei bambini. L’agenzia delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari (Ocha) parla di “incremento vertiginoso”: oltre 300 mila minori rischiano conseguenze gravi per la salute.

Le cause sono note: blocchi alle forniture, bombardamenti sulle infrastrutture agricole, impossibilità di far arrivare aiuti in modo regolare. Anche le scorte di medicinali per curare la malnutrizione grave si stanno esaurendo.

Diplomazia ferma

Sul fronte diplomatico non ci sono segnali di svolta. I negoziati per un cessate il fuoco mediati da Egitto, Qatar e Stati Uniti restano sospesi. La richiesta di Guterres di un’indagine indipendente potrebbe complicare i rapporti già tesi tra Onu e Israele, soprattutto dopo le accuse israeliane a diverse agenzie umanitarie di “coprire” le attività di Hamas.

Perché l’indagine è rilevante


Un’inchiesta internazionale sull’uccisione dei giornalisti, se autorizzata, sarebbe un test sulla possibilità di far luce in modo trasparente sugli eventi di Gaza. Negli ultimi mesi, le indagini interne israeliane sono state contestate da organizzazioni per i diritti umani, che chiedono verifiche esterne.

L’Onu, con questa mossa, punta a stabilire un precedente: che anche in un conflitto asimmetrico e in un contesto di alta tensione politica, i crimini contro civili e operatori dell’informazione non passino sotto silenzio.

Uno scenario in peggioramento


Il quadro umanitario resta critico: secondo l’Unicef, un bambino su tre a Gaza soffre già di malnutrizione acuta o moderata. I corridoi umanitari aperti a intermittenza non riescono a rispondere alla domanda di aiuti. Sul terreno, le ong denunciano che ogni giorno di ritardo costa vite umane.

In questo scenario, la richiesta di Guterres appare come un tentativo di riportare al centro la tutela dei civili e di chi racconta la guerra. Ma senza una tregua, il rischio è che l’indagine resti una dichiarazione di principio e che i 300 mila bambini segnalati dall’Onu rimangano numeri in un bollettino, e non volti da salvare.

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