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BA-S-TA!

- di: Barbara Leone
 
BA-S-TA!

Ma perché gli uomini che nascono sono figli delle donne ma non sono come noi… Se lo domandava la buonanima di Mimì Martini in quel capolavoro di canzone, scritta peraltro da Fossati quindi da un uomo, che si intitola “Gli uomini non cambiano”. E me lo chiedo ogni santa volta che viene ammazzata una donna da colui che sino a un attimo prima diceva di amarla. Ma non ho risposta, oggi più che mai. Oggi che l’ennesima donna è stata strappata alla vita e ai suoi affetti più cari, quelli veri, da un mostro travestito da “bravo ragazzo”.

BA-S-TA!

E siamo a quota 103 da gennaio. E anche BA-S-TA! E’ una carneficina che si ripete, ed ogni maledetta volta si ripetono anche se le stesse parole di sdegno, rabbia e incredulità. E le promesse. Tante, le solite promesse che qualcosa cambierà visto che loro, gli uomini, non cambiano. E’ sempre lo stesso copione, corredato da frasi di circostanza e consigli banali: ragazze, denunciate per salvarvi. Che è giusto, ci mancherebbe, ma anche no eh. Perché a cambiare non dobbiamo essere noi, ma loro. Voi! E questa volta siete voi uomini che dovete insorgere in massa per non essere buttati nel calderone. Perché alla fine è naturale pensare che siete fatti tutti della stessa pasta. Un po’ come, con atavica e insopportabile rassegnazione, diamo quasi per scontato che prima o dopo l’uomo che amiamo ci tradirà. Perché lui è conquistatore, è latin lover. Mentre se una donna tradisce è una puttana. Una rassegnazione che deve essere scardinata dal basso, perché il pesce puzza sempre dalla testa. Ecco perché oltre che agli uomini mi rivolgo anche alle donne. Alle madri, a tutte quelle che “amore di mamma”, “guai a chi tocca mio figlio”, “è tanto un bravo ragazzo”, “è solo un po’ vivace” e tutte ste menate insopportabili. Siete capaci di giustificare l’ingiustificabile, e a lungo andare, continuando a proteggere senza se e senza ma i vostri “pamphini”, vi ritrovate con dei mostri in casa senza manco saperlo. O forse sì. Perché lo disse Gesù Cristo quand’era sulla Croce: “Padre perdona loro, perché non sanno quello che fanno”.

E se prima tante cose non si sapevano, non c’erano le informazioni necessarie ed eravamo anche tanto più ignoranti tutti oggi no. Oggi di quanto possano essere pericolose certe dinamiche familiari lo sappiamo tutti. Ne parlano allo sfinimento di quanto sia pericoloso, oltre che pessimo a livello educativo, dare sempre ragione ai figli. Ed è impossibile, impossibile, che se hai un mostro in casa non te ne accorgi. Perché se un ragazzo di vent’anni sta in modalità superattak alla sua ragazza tu, madre, lo vedi eccome. Perchè delle due l’una: o è vero o non è vero che una mamma si accorge di come sta il proprio figlio solo dalla voce. E per esperienza posso dire che è vero, perché mia madre a 90 anni si accorge se qualcosa non va anche solo da come rispondo “pronto”. E a quel punto tu, madre, lo prendi di petto e glielo dici che una coppia non è mai, per nessun motivo, una gabbia. Si cammina insieme, fianco al fianco, ma se voglio salpare per altri lidi tu me lo fai fare eccome, perché sulla fronte, e pure sugli slip, non c’è scritto mica proprietà privata eh. Sì: sono arrabbiata, furibonda. Perché la morte di Giulia si poteva ,e si doveva, evitare.

Quindi, care le mie mammepancine di figli maschi, vedete di darvi una svegliata tutte. Una parola sbagliata su una donna, un “puttanella” di troppo in bocca al vostro “cucciolo” di 12 anni e fatemi un piacere: prendetelo a sberle, che un ceffone non ha mai fatto male a nessuno. Anzi. E ci avete rotto tutti, psicologi compresi, che bisogna ascoltare, comprendere, confrontarsi… Su certe cose non esiste confronto. Esiste solo cosa è giusto e cosa è sbagliato. E pensare che una donna sia roba tua non è solo sbagliato. E’ una bestemmia. Una bestemmia per chi, caro il mio maschio alfa che vale meno della cacca del mio cane, ti ha portato in grembo per nove mesi e ti ha dato la vita tra atroci sofferenze. Che certe volte era mille volte meglio un aborto. E mo’ l’ho detto!

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