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L’Intervento / Giù le mani da Mattarella

- di: Bruno Chiavazzo, giornalista e scrittore
 
L’Intervento / Giù le mani da Mattarella
Giù le mani da Mattarella
(Foto: il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con la premier Giorgia Meloni).
 
L’ho scritto fin dall'inizio del suo mandato: il gap tra la Presidente del Consiglio e i suoi Fratelli d'Italia è imbarazzante. Alle “gaffe” dell'ex cognato Lollobrigida, alla Santanchè, della sorella Arianna, si è aggiunto Galeazzo Bignami, capogruppo alla Camera, gà al centro delle polemiche per una foto di anni fa scattata in occasione di una festa di Carnevale nella sua Bologna, in cui appariva vestito da nazista.

Bignami si è scagliato contro il Quirinale evocando complotti contro la Premier, a seguito di un pezzo scritto sul quotidiano La Verità. in cui si dava voce a un anonimo che riferiva le parole di Francesco Saverio Garofani, consigliere per la difesa del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Secondo l'anonimo, che si firma Mario Rossi (sic!), Garofani avrebbe invocato uno “scossone” per far fuori la Meloni.

Il sedicente Mario Rossi avrebbe raccolto le parole del consigliere Garofani nel corso di una cena tra “amici” su una terrazza romana e le avrebbe trasmesse ad alcuni giornali vicini al centrodestra, tra cui, appunto, quello di Belpietro. Gli altri giornali destinatari della missiva non l'hanno presa minimamente in considerazione (compreso Il Giornale), cestinandola — come ogni buon giornalista dovrebbe fare — di fronte a uno scritto anonimo. Solo Belpietro, cambiando qualche virgola, l'ha riprodotta sulla prima pagina del suo bollettino.

Qui l'ha vista Bignami che, senza sentire nessuno, ha chiesto al Quirinale una ritrattazione ufficiale dello scritto anonimo con toni da ukase. Dal Quirinale hanno definito “ridicola” la richiesta di smentire una delazione anonima e, a quel punto, non è restato altro alla Meloni che recarsi da Mattarella per chiarire che lei, purtroppo, di fronte alle cavolate giornaliere dei suoi, nulla può o quasi.

Caso chiuso? No, perché fedele alla sua vis da “underdog”, la Meloni, dopo l'incontro con Mattarella, ha definito comunque “inopportune” le presunte parole del consigliere riportate dallo scritto anonimo. Un corto circuito interno a Fratelli d'Italia, a cui ha cercato di mettere una pezza la Premier, una pezza che si è rivelata peggiore del buco.

Se è vero che la Meloni punta al Colle più alto di Roma, questa brutta faccenda potrebbe avere ripercussioni nel prossimo futuro. Anche perché il mandato del Capo dello Stato si chiuderà tra tre anni e, in politica — soprattutto quella barocca italiana — tre anni equivalgono a un’era geologica.

In tutti i casi: giù le mani da Mattarella.

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