Francia, le imposte sulle imprese colpiranno gli utili del lusso per coprire il deficit di bilancio

- di: Barbara Bizzarri
 

Il settore del lusso si appresta a entrare in una nuova fase di trimestrali, con il mercato che guarda con ansia ai risultati finanziari del terzo trimestre 2024. Dopo la chiusura delle borse di stasera, il colosso francese Lvmh e il gruppo italiano Salvatore Ferragamo sveleranno i loro conti, aprendo ufficialmente la stagione delle trimestrali per il comparto luxury.

Le aspettative non sono alte: dopo un biennio di crescita eccezionale, il settore ha mostrato segni di rallentamento negli ultimi mesi. “Negli ultimi tempi, i ricavi del lusso sono sotto pressione, e ci aspettiamo che restino piuttosto stabili fino alla fine dell'anno”, ha dichiarato Kevin Thozet, membro del comitato investimenti di Carmignac. Il settore, che aveva visto i prezzi azionari toccare massimi storici, ha subito una correzione significativa, con un'inversione di rotta che riflette un quadro complesso a livello globale.

I fattori di pressione: Cina, costi e geopolitica

L'ottimismo riguardo alla ripresa dei consumi cinesi, che aveva spinto le stime di crescita, si è ridimensionato a causa della debolezza della domanda interna e delle incertezze economiche legate al paese asiatico. Questo, combinato con l’aumento dei costi di produzione, le ingenti spese per le trasformazioni digitali e l’intensificarsi delle tensioni geopolitiche, sta contribuendo a delineare un contesto di incertezza per il settore del lusso.

“Per gli investitori, il ritmo della ripresa delle vendite sarà cruciale”, sottolinea Thozet, aggiungendo che non è solo il fatturato a preoccupare, ma anche l’andamento dell’Ebit. “Una differenza tra una crescita del 2% e una del 6% sarà significativa per le prospettive future del settore”.

Nel comparto luxury, i costi fissi costituiscono in media due terzi delle spese totali e sono in crescita. Gli aumenti salariali, l'inflazione dei prezzi delle materie prime e la crescita dei costi immobiliari, spesso indicizzati all'inflazione in molti paesi occidentali, sono fattori che comprimono i margini. "Per aziende come Hermès, che continuano a crescere oltre il 5%, l’impatto dei costi fissi è meno rilevante, ma non è una grande preoccupazione", spiega Thozet. Tuttavia, per i gruppi in cui le spese aumentano più velocemente delle vendite, la situazione è molto più critica.

Il peso fiscale e il rischio per gli utili

A complicare ulteriormente il panorama per i giganti del lusso, c’è l’annuncio del governo francese di un aumento temporaneo delle imposte sulle imprese, volto a coprire un deficit di bilancio del 6%. Il piano fiscale, proposto dal primo ministro Michel Barnier nella bozza di bilancio 2025, prevede una tassazione aggiuntiva tra il 5% e il 10% per i grandi gruppi. Secondo Thozet, queste misure potrebbero ridurre del 2-4% gli utili per azione delle società del lusso con sede in Francia, tra cui Lvmh e Kering.

Lvmh e Ferragamo: attese e previsioni

Gli analisti si attendono che Lvmh, leader globale del lusso con un ampio portafoglio di marchi, registri una crescita dei ricavi nel terzo trimestre intorno al 2,5%, trainata principalmente dalla divisione pelletteria e dal segmento profumi e cosmetici. Tuttavia, permangono dubbi sulla tenuta dei margini. “Il ritmo della decelerazione potrebbe essere stato sottovalutato, e gli ingenti investimenti effettuati durante il picco dei ricavi potrebbero portare a un disallineamento tra costi e vendite”, avverte Thozet.

Ferragamo, storico marchio italiano, si trova ad affrontare sfide simili. Nonostante il suo rilancio e le strategie di rinnovamento del brand, le aspettative per i ricavi del trimestre sono moderate, con una crescita limitata dal rallentamento della domanda globale.

Il confronto con L’Oréal

Un caso a parte è quello di L’Oréal, che sembra meno esposta ai rischi di disallineamento dei costi rispetto ai suoi concorrenti nel lusso. La multinazionale francese, grazie a una maggiore incidenza dei costi variabili sul totale, risulta più agile nel fronteggiare le fluttuazioni del mercato e dei costi di produzione, mantenendo così margini più stabili rispetto a gruppi come Lvmh o Hermès.

Uno sguardo al futuro

Nel complesso, l’intero settore del lusso si trova a un bivio. Dopo anni di crescita impetuosa, l'industria dovrà affrontare nuove sfide che richiedono strategie sempre più raffinate per mantenere la redditività e il posizionamento di mercato. Le trimestrali in arrivo daranno un'indicazione chiave sulla capacità dei grandi gruppi di reagire a queste pressioni e di adattarsi a un contesto economico in rapido mutamento.

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