Francia: governo fissa a 12,6% l'aumento del costo del gas

- di: Jean Aroche
 
La Francia corre ai ripari contro i fortissimi rincari che si stanno registrando in Europa e che inevitabilmente si incrociano anche con i temi politici dei singoli Paesi. In terra transalpina questa emergenza dei prezzi si incrocia con una campagna elettorale già in atto per le prossime presidenziali, nonostante il fatto che si celebreranno l'anno prossimo, tra sette mesi quindi.

Comunque è stato deciso che i prezzi regolamentati del gas in Francia aumenteranno in media del 12,6% (tasse comprese) a partire da ottobre. Una misure ritenuta necessaria anche per l'arrivo imminente dell'inverno, quando i consumi aumenteranno, quasi ''costringendo'' il governo a cercare di individuare misure per alleviare il peso dei costi energetici per le famiglie a pochi mesi dalle presidenziali di primavera.

La decisione è stata assunta dall'autorità regolatrice del settore, la Cre, che, in un comunicato, ha spiegato che essa ''è il risultato dello storico aumento dei prezzi del gas sul mercato mondiale che si riflette nei costi di fornitura del fornitore di gas Engie''.

Francia: il governo fissa l'aumento del costo del gas

I prezzi del gas sono a livelli molto alti in Europa a causa di vari fattori: scarso stoccaggio, forte domanda di gas naturale liquefatto in Asia e l'incapacità di Norvegia e Russia di aumentare le loro consegne, sottolinea l'autorità nella sua nota.

La domanda, peraltro, è trainata anche dalla ripresa economica globale, grazie al miglioramento della situazione in prima linea della pandemia di Covid-19. Le tariffe regolamentate, aggiornate mensilmente, hanno visto recentemente una serie di forti aumenti. Questo aumento arriva in un contesto già teso per quanto riguarda il potere d'acquisto dei francesi. I prezzi dell'energia elettrica sono alle stelle sul mercato all'ingrosso, trainati dai prezzi del gas e dalle quote di emissione di CO2.

Questo giustifica il timore che all'inizio del 2022 ci possa essere un forte aumento dei costi per i consumatori, quando l'autorità regolatrice dovrà proporre una nuova evoluzione delle tariffe regolamentate. Una previsione che preoccupa fortemente le maggiori associazioni di difesa dei consumatori, CLCV e UFC-Que Choisir, che temono un aumento medio di 150 euro per le famiglie che utilizzano anche l'elettricità come mezzo di riscaldamento. Un costo che supererebbe, da solo, l' assegno energetico di 100 euro annunciato dal governo a metà settembre. Questo beneficio, di cui godono 5,8 milioni di famiglie a basso reddito, è destinato a coprire parte delle bollette di energia elettrica, gas o carburante, o anche lavori di riqualificazione energetica.
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