Fondazione Snam, la "Transizione Giusta" che connette il mondo dell’impresa e il settore sociale

- di: Redazione
 
La mission della Fondazione Snam, Fondazione d’impresa senza scopo di lucro nata nel 2017 e dal 2023 iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, acquisendo la qualifica di Ente del Terzo Settore. La “Transizione Giusta” e le iniziative concrete portate avanti, la collaborazione con diversi networks nazionali e internazionali, i rapporti tra Società e Fondazione, la partecipazione all’evento legato alla giustizia ambientale e alla rigenerazione urbana che ha coinvolto ragazzi e ragazze delle scuole medie. Ne parliamo con la Presidente della Fondazione Monica de Virgiliis.

Fondazione Snam, intervista a Monica de Virgiliis

Presidente, che cosa ha significato per Fondazione Snam la partecipazione a un evento legato alla giustizia ambientale e alla rigenerazione urbana in sinergia con partner importanti e eterogenei come Fondazione Occorsio, Forestami e Università Mercatorum?

Il taglio dell’evento ci ha dato la possibilità di discutere di temi da adulti con ragazzi delle scuole medie: la tutela della legge sulla preservazione ambientale, la riqualificazione urbana delle periferie, la promozione di una cultura della legalità unita al rispetto dell’ambiente, l’importanza della memoria di coloro che hanno sacrificato la propria vita in difesa dei valori costituzionali. È stato un momento di condivisione di pensieri e riflessioni con le nuove generazioni, in uno scambio continuo di idee con lo scopo di dar loro gli strumenti concreti su come divenire cittadini consapevoli ed attivi di una ‘transizione giusta’. Le domande che i ragazzi ci hanno posto sono state numerose ed incisive, avvalorate dalle risposte ragionate che i partners eterogenei di questo evento, uniti nella condivisione di valori comuni, hanno saputo dare.

La Fondazione Snam è una Fondazione d’impresa senza scopo di lucro nata nel 2017 e dal 2023 iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, acquisendo la qualifica di Ente del Terzo Settore. Qual è la sua mission specifica e quale il suo percorso svolto nella sua prima fase di vita, fino al novembre 2022, quando si è insediato il nuovo Consiglio di Amministrazione e lei è stata eletta Presidente?

La mission di Fondazione Snam è di agire per promuovere e diffondere pratiche innovative, efficaci e solidali in grado di favorire lo sviluppo civile, culturale ed economico in aree prioritarie di interesse pubblico, connettendo il mondo dell’impresa e il settore sociale. Nella prima fase di vita, la Fondazione ha svolto attività con l’obiettivo di comprendere appieno le aree sociali su cui strutturare azioni di intervento mirate. Durante la pandemia si è impegnata sulle urgenze. Con la riformulazione della sua missione intorno alla Transizione Giusta a partire da fine 2022, abbiamo inteso rendere più specifica l’area di intervento incrociando i bisogni della società con il nostro business e le nostre competenze.

Il fulcro della Fondazione è la “Transizione Giusta”. Che cosa significa concretamente questa locuzione? In altre parole, cos’è che rende giusta o ingiusta - e verso quali stakeholders - la transizione energetica ed ecologica?

Fondazione Snam opera con e per il territorio a sostegno di una Transizione Giusta, con particolare attenzione agli aspetti energetici ed ecologici, e per sua natura non può che tener conto della necessità e dell’impegno di procedere con interventi sociali sviluppando programmi e iniziative inclusive sia nei confronti dei beneficiari finali, le persone vulnerabili che oggi devono fare i conti con gli effetti della crisi economico-climatica, ma anche verso i partner coinvolti, con i quali desideriamo fare sistema per massimizzare l’impatto.

La nuova strategia della Fondazione, in base a quanto approvato dal CdA, punta su iniziative concentrate su 3 povertà: energetica, educativa, alimentare, con un sempre maggior coinvolgimento delle persone Snam. A questi ambiti si aggiunge la rigenerazione urbana. Può entrare nel dettaglio di queste iniziative?

Tutti i nostri programmi intendono rispondere concretamente ai bisogni delle categorie sociali più esposte sia alle crisi economiche sia alla strutturale transizione ecologica. In merito alla povertà energetica ci impegniamo ad ingaggiare le famiglie sul risparmio energetico attraverso pratiche quotidiane semplici, coinvolgendo le comunità a progettare strutture meno energivore anche grazie all’aiuto della partecipata Renovit, fornitore di servizi di efficienza energetica. I progetti relativi alla povertà educativa mirano a contrastare la dispersione scolastica, favorendo l’accesso dei giovani ai mestieri del futuro e avvicinando sempre più ragazze alle materie STEM, le discipline scientifico-tecnologiche (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). I progetti sulla povertà alimentare intendono ridurre lo spreco di cibo incoraggiando i bambini, ambasciatori presso le famiglie, ad adottare stili alimentari sani e sostenibili. Il sempre maggiore coinvolgimento delle persone Snam è una leva potentissima e costituisce la vera risorsa di Fondazione Snam. La riforestazione urbana promossa dalla società benefit Arbolia è un’altra manifestazione dell’impegno di Snam a contribuire all’economia del bene comune.

Lei ha affermato che “il ruolo di Presidente della Fondazione Snam è molto sinergico con quello di Presidente della società, in quanto la Fondazione costituisce la naturale estensione del ruolo di cittadinanza attiva che Snam svolge per la natura del suo business, diffuso e radicato sul territorio”. Può entrare nel dettaglio di questa affermazione? Quali sono, sul piano generale, i rapporti tra Società e Fondazione?

La sostenibilità è connaturata al core business di Snam che, in qualità di operatore infrastrutturale leader nel panorama energetico europeo e nazionale, è impegnata ad assicurare la sicurezza energetica e la transizione energetica perseguendo l’obiettivo della neutralità carbonica, non fermandosi al solo perimetro dell’azienda. Snam lavora con i suoi fornitori allo sviluppo di programmi di sensibilizzazione alla sicurezza, all’etica e all’ambiente, collaborando con le comunità in cui opera attraverso programmi di ripristino e di rinnovamento. La Fondazione interviene con progetti filantropici in completamento a questo ecosistema allargato. Per esempio promuovendo il servizio di fornitori, non solo ‘compliant’ con i criteri del codice di fornitura, ma anche quelli la cui missione ha come core business rispondere a requisiti centrati sull’impatto sociale.

Siete molto aperti alle partnership, lavorando su progetti sviluppati e co-progettati con vari partners. Aderite anche a diversi networks nazionali e internazionali per condividere esperienze e amplificare le iniziative. Quali sono i principali partners con cui collaborate e i principali networks ai quali aderite?

Avere una rete ampia e concreta è un requisito importante, perché ci permette di raggiungere con capillarità le persone e generare un impatto positivo sulle loro vite. Abbiamo partnership consolidate da tempo con diverse altre Fondazioni d’Impresa ed enti del terzo settore dislocati sul territorio. In alcuni casi coinvolgiamo le amministrazioni locali, grazie alle quali è possibile sviluppare interventi strutturati sulle comunità. Per rimanere aggiornati sui trend di innovazione sociale aderiamo a network internazionali come Evpa o Philea, mentre a livello nazionale siamo associati ad Assifero e Asvis. Queste attività sono frutto anche dell’impegno costante dei tre membri ‘esperti’ del consiglio di amministrazione di Fondazione Snam: Davide Agazzi, Daniela Bernacchi e Anna Simioni, che svolgono un ruolo di costante ispirazione, stimolo e apertura verso l’ecosistema internazionale dell’impatto.  

Quali le iniziative in cui siete e sarete impegnati nel 2023?

Quest’anno abbiamo lanciato Donare per Imparare insieme a Fondazione Italiana Accenture, un programma che raggiunge i ragazzi delle scuole attraverso quattro percorsi formativi sulla transizione energetica, le STEM, le competenze digitali e l’alimentazione sana. L’iniziativa prevede di coinvolgere cento scuole accompagnandole verso una transizione digitale grazie ad un percorso di economia circolare in cui sono messi a disposizione mille pc che Snam non utilizza più, ai quali si aggiungono 750 monitor. Le persone del gruppo Snam partecipano all’iniziativa e portano il proprio contributo dedicando il proprio tempo e le proprie competenze attraverso il volontariato aziendale. 

Facciamo un salto in avanti di dieci anni. Come immagina, o come spera che sia, la Fondazione Snam nel 2033?

Le sfide complesse del futuro che vivremo richiederanno nuovi paradigmi, approcci e alleanze. Nel 2033 Fondazione Snam sarà un punto di riferimento nazionale volto alla coesione sociale dove i cittadini della transizione giusta ispireranno le nuove generazioni a essere protagoniste del loro futuro.

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