Finanziaria 2023, IR Top Consulting: bene la proroga del Bonus Ipo. 10 mln di euro la misura complessiva
- di: Barbara Leone
La Legge di Bilancio 2023 ha approvato il credito d’imposta sul 50% dei costi di consulenza sostenuti per la quotazione in Borsa delle Pmi fino al 31 dicembre 2023, disponendo uno stanziamento di complessivi 10 milioni di euro e riportando a 500.000 euro l’importo massimo del Bonus per le Ipo 2022 e 2023. La norma ha altresì innalzato dagli attuali 5 milioni di euro a 10 milioni di euro lo stanziamento per le Ipo 2022.
Finanziaria 2023, IR Top Consulting: bene la proroga del Bonus Ipo
“Grazie alla Finanziaria 2023 appena approvata in Senato - sottolinea Anna Lambiase, Ceo di IR Top Consulting e Direttore Scientifico dell’Osservatorio Pmi Egm - ritorna a 500mila euro il bonus per i costi di quotazione, che vale per le Ipo del prossimo anno e anche per le società che si sono quotate nel 2022, elevando la soglia precedente dei 200 mila euro. Come indicato nella Relazione Illustrativa al Disegno di Legge, l’efficienza della misura è dimostrata dalle evidenze del nostro Osservatorio Pmi Egm: nel quadriennio di applicazione 2018-2021 - prosegue Lambiase - l’incentivo ha favorito in maniera significativa le quotazioni in Borsa, con oltre 90 Ipo e un utilizzo complessivo della misura da parte delle Pmi di circa 40 milioni di euro. Il profilo finanziario medio delle 190 società quotate su Euronext Growth Milan alla data odierna presenta ricavi pari a 39,3 milioni di euro, un EBITDA margin del 17% e un indebitamente Finanziario Netto di 3,8 milioni di euro. Numeri che dimostrano come il listino azionario delle Pmi sia effettivamente rappresentativo della piccola e media impresa su cui poggia l’economia nazionale. La raccolta di capitale in equity da investitori privati istituzionali è un forte volano per l’occupazione e la crescita economica: i ricavi si incrementano del +54%, mentre il numero degli occupati cresce del +31%. Abbiamo contribuito in maniera importante allo sviluppo del mercato azionario sin dalla sua nascita, sia attraverso un’attività di education rivolta alle Pmi, sia accompagnando gli imprenditori nel percorso di quotazione con il ruolo di advisor finanziario sia, infine, contribuendo allo studio dell’incentivo Bonus Ipo, che abbiamo sostenuto nella sua evoluzione dal 2018 ad oggi favorendone altresì la conoscenza a livello nazionale. La scelta del Governo Meloni di prorogare l’incentivo - aggiunge in conclusione - è un segno di grande vision per lo sviluppo del mercato dei capitali, che rappresenta una sfida cruciale per il futuro dell’economia italiana e per la competitività delle nostre imprese in Italia e all’estero”.
I soggetti destinatari dell’incentivo (istituito nell’art. 1, commi da 89 a 92, della legge n. 205/2017 (Legge di Bilancio 2018) e dal Decreto interministeriale MISE-MEF del 23 aprile 2018) sono le Pmi italiane secondo la definizione dell’Unione Europea che prevede il rispetto dei seguenti parametri: Ula comprese tra 10 e 250; fatturato annuo tra 2 e 50 milioni di Euro o totale annuo di bilancio tra 2 e 43 milioni di Euro (nel calcolo dei parametri occorre valutare eventuali rapporti di controllo o collegamento societario). Relativamente ai mercati di quotazione target, la norma si riferisce sia ai mercati regolamentati che non regolamentati, come Euronext Growth Milan. Il Bonus Ipo ha rappresentato la forma di incentivo a favore dell’impresa più adatta al modello di mercato azionario per le sue caratteristiche di immediata comprensione e facilità di implementazione. La norma è stata introdotta nel 2018 e nella sua definizione l’Osservatorio Pmi Egm di IR Top Consulting ha fornito un’analisi approfondita degli impatti della quotazione in Borsa sulla crescita del fatturato e del numero di occupati delle società quotate, un’indagine empirica sui deterrenti alla quotazione percepiti dagli imprenditori (che ha portato all’individuazione della variabile costi come prioritaria rispetto ai temi della governance e della trasparenza) e la verifica dei costi correlati al processo di quotazione su Euronext Growth Milan (che ha portato all’individuazione delle singole voci di costo (fisse e variabili) e all’individuazione di un importo medio correlato alla raccolta media di capitale). Egm si conferma il principale canale di raccolta di capitali per la crescita delle Pmi: dal 2009 ad oggi ha accolto 270 società e la raccolta in Ipo è stata pari a 5,7 miliardi di euro, segno di un’evoluzione culturale a favore dell'Equity che sta interessando tutti i settori.
Il 2022 ha registrato, alla data odierna, 26 Ipo per una raccolta di circa 899 milioni di euro. Ad oggi le società quotate su Euronext Growth Milan sono 190 (di cui 1 SPAC, 3 Business Combination e 2 Reverse Takeover) per una capitalizzazione complessiva di 10,5 miliardi di euro. Egm si è evoluto incrementando l’eterogeneità settoriale e territoriale delle Pmi. In termini di numero di società quotate: il Settore più rappresentato è la Tecnologia con il 26% (in particolare Technology Services 17%, Health Technology 5% ed Electronic Technology 4%); le Regioni più rappresentate sono Lombardia (43%), Lazio (13%) ed Emilia-Romagna (9%). La comparazione tra le principali Borse Europee fa emergere la necessità di dare un impulso alle quotazioni in Italia per ridurre il gap sia in termini di numero di emittenti che di capitalizzazione. Considerato l’elevato numero di PMI nel tessuto imprenditoriale italiano, Egm ha le potenzialità per raggiungere le dimensioni che oggi esprimono (sulla base dei dati al 31 maggio 2022) mercati come Aim Uk, con 837 società quotate per una capitalizzazione di 122 miliardi di euro ed Euronext Growth Paris, che conta 278 società per una capitalizzazione di 19 miliardi di euro. Secondo le stime di Banca d’Italia sono circa 2.800 le Pmi non finanziarie con caratteristiche ampiamente idonee alla quotazione prima della diffusione della pandemia. L’Equity Gap delle Pmi Italiane si traduce in un ridotto livello di patrimonializzazione, una forte dipendenza dal canale bancario e una forte incidenza dell’indebitamento a breve termine. La finanza può seguire il ciclo di vita di una società e il suo percorso di crescita, concretizzando una politica efficace per aumentarne la competitività industriale. L'Osservatorio Pmi Egm, nato nel 2014, è il centro di ricerca finanziaria curato dall'Ufficio Studi di IR Top Consulting, dedicato istituzionalmente a Euronext Growth Milan. Think Tank sugli Sme Equity Capital Markets, elabora studi e statistiche sul mercato e sull’operatività delle PMI quotate, affiancando le autorità nello sviluppo del mercato dei capitali per renderlo più efficiente in un contesto in cui il tema della finanza alternativa e delle misure governative a favore delle Pmi sono sempre più rilevanti per la competitività del Paese. È il riferimento per la quotazione delle Pmi, per le quali realizza analisi ai fini della valutazione Ecm, grazie a un know-how verticale su financials, normativa e logiche di riferimento per la quotazione delle Pmi. È la fonte primaria di informazione su EGM, costruita su un database proprietario unico per livello di dettaglio e ampiezza di dati raccolti, diffusi anche attraverso Pmi Capital, piattaforma verticale su Egm. All’interno del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Pmi Egm, IR Top Consulting propone le seguenti misure. Mantenere e rafforzare gli incentivi alla quotazione: rendere il Cdi Bonus Ipo una misura strutturale per le Pmi; sensibilizzare le istituzioni a livello regionale sull’importanza della quotazione e introdurre nuove forme di finanziamento per le Pmi; introdurre nuovi incentivi destinati al reporting di sostenibilità; promuovere iniziative di education finanziaria e di “equity culture” per gli imprenditori e per la sensibilizzazione delle tipologie di investitori poco presenti sul mercato (fondi pensione, casse di previdenza, assicurazioni).