Federturismo: turisti in aumento del 18% ma cresce la concorrenza globale

- di: Barbara Bizzarri
 

Nel 2024 l'industria turistica italiana ha segnato una svolta importante, avvicinandosi ai livelli di attività pre-pandemia. Con un aumento dell'incoming turistico del 18% rispetto all'anno precedente, il settore ha beneficiato di un’affluenza significativa dai mercati internazionali, in particolare da Francia, Germania e Nord America. Marina Lalli, presidente di Federturismo, durante l’assemblea pubblica della Federazione, ha sottolineato che la stagione estiva ha portato a una saturazione positiva delle strutture ricettive, con l'Italia che ad agosto si è posizionata al secondo posto nelle prenotazioni online tra le destinazioni del Mediterraneo.

Federturismo: turisti in aumento del 18% ma cresce la concorrenza globale

Tuttavia, Lalli ha evidenziato l'aumento dei prezzi estivi del 3,6% per alloggi e ristorazione, un segnale di attenzione per mantenere il turismo domestico competitivo nei periodi di alta affluenza. L’assemblea è stata aperta da Leopoldo Destro, delegato per i trasporti, la logistica e il turismo di Confindustria, che ha descritto il turismo come un settore fondamentale per il PIL italiano, capace di movimentare non solo 110 miliardi ma anche l’indotto legato alla bellezza, al turismo e alla cultura per un valore di 600 miliardi. Destro ha evidenziato la necessità di un dialogo stretto con le istituzioni per un uso efficace delle risorse del PNRR e di altri strumenti, mirato a rafforzare tre aspetti chiave: la diversificazione delle destinazioni, l’estensione della stagionalità e la digitalizzazione dei servizi turistici.

Durante la tavola rotonda “Cooperazione internazionale, promozione e sviluppo”, con la partecipazione di rappresentanti di istituzioni e aziende del settore, tra cui Gianluca Caramanna (X Commissione Attività produttive, Commercio e turismo), Ivana Jelinic (ad Enit), e Massimo Deandreis (direttore generale SRM), è stato ribadito come il turismo globale possa superare nel 2024 i livelli del 2019, con una crescita del 2%. Tuttavia, è emersa anche la sfida della competizione con Paesi emergenti come Cina, India e Stati della Penisola Arabica, richiedendo una strategia italiana per attrarre e trattenere visitatori internazionali.

Si è discusso anche dello sviluppo di un “turismo di prodotto”, con destinazioni sempre più orientate a creare eventi e pacchetti tematici. Per l’Italia è cruciale adattarsi a questo trend con un sistema coordinato, che coinvolga gli stakeholder pubblici e privati in una strategia condivisa per promuovere e commercializzare il Paese all'estero. Un altro tema centrale è stato il saldo positivo della bilancia dei pagamenti per il settore turistico, che attualmente si attesta a 21 miliardi. Sottolineando l'importanza della cooperazione internazionale e delle alleanze strategiche tra operatori, si è ribadito come queste non solo amplino le opportunità di business ma contribuiscano anche a migliorare la qualità complessiva dei servizi offerti, incrementando l'attrattiva delle destinazioni italiane.

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