• Intesa Nov 24 8501

Ucraina, a Riad la prima trattativa tra Russia e Usa. Ma Kiev è fuori: “Per noi non esiste”

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Ucraina, a Riad la prima trattativa tra Russia e Usa. Ma Kiev è fuori: “Per noi non esiste”

La guerra in Ucraina entra in una nuova fase diplomatica. Dopo mesi di stallo militare e un conflitto che logora senza vincitori netti, Washington e Mosca si siedono al tavolo dei negoziati a Riad. Un vertice riservato, quasi segreto, che vede protagonisti il segretario di Stato americano Marco Rubio e il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov. L’obiettivo? Trovare una possibile via d’uscita al conflitto o, almeno, stabilire nuovi parametri per la prosecuzione della guerra.

Ucraina, a Riad la prima trattativa tra Russia e Usa. Ma Kiev è fuori: “Per noi non esiste”

Ma c’è un’assenza pesante: Kiev non è stata invitata. La reazione del governo ucraino non si è fatta attendere: “Per noi questa iniziativa non esiste”, ha dichiarato un portavoce della presidenza. Una risposta secca, che mette in luce la frustrazione di Volodymyr Zelensky, consapevole che la sua guerra potrebbe finire per essere decisa altrove, senza il coinvolgimento diretto dell’Ucraina.

Cosa c’è dietro il vertice di Riad?
La scelta di Riad come sede dell’incontro non è casuale. L’Arabia Saudita si propone sempre più come un attore di mediazione globale, capace di dialogare sia con gli Stati Uniti che con la Russia. Dopo aver giocato un ruolo centrale nelle trattative sui prigionieri tra Mosca e Kiev, ora Riyadh tenta di facilitare un’intesa più ampia.

Ma cosa vogliono davvero Stati Uniti e Russia? Per Trump, appena tornato alla Casa Bianca, la guerra in Ucraina è una questione da risolvere rapidamente. Il nuovo presidente americano ha già chiarito che non intende proseguire il sostegno militare illimitato a Kiev e che la priorità è evitare un’escalation che possa coinvolgere direttamente la NATO. Mosca, dal canto suo, sa che più la guerra si prolunga, più l’Ucraina diventa dipendente dagli aiuti occidentali e più difficile diventa strappare concessioni senza ulteriori battaglie sanguinose.

Trump e la nuova strategia americana
L’arrivo di Trump alla Casa Bianca ha cambiato il gioco. Se l’amministrazione Biden aveva puntato tutto su un sostegno militare massiccio a Kiev, Trump ha un approccio diverso: meno aiuti, più diplomazia, ma con una chiara linea di forza nei confronti di Mosca. Il messaggio agli alleati europei è altrettanto netto: se volete continuare a sostenere l’Ucraina, dovete mettere più soldi e più armi.

Dopo il vertice informale di Parigi, Emmanuel Macron ha telefonato sia a Trump che a Zelensky, cercando di capire quali spazi ci siano per una strategia comune. Il presidente francese ha dichiarato che “la chiave è lavorare con tutti gli europei, gli americani e gli ucraini”, ma la realtà è più complicata.

L’Europa è divisa: da un lato Paesi come la Polonia e i Baltici, che vogliono continuare il sostegno incondizionato a Kiev; dall’altro, Francia e Germania, che iniziano a vedere la guerra come una minaccia crescente per la stabilità del continente. E poi c’è l’Italia, con Giorgia Meloni, che cerca di mediare tra la posizione atlantista e la necessità di non alienarsi Mosca.

Kiev sempre più isolata?
La guerra logora anche il governo ucraino. Zelensky ha licenziato diversi alti ufficiali nelle ultime settimane, nel tentativo di riorganizzare il comando militare. Ma la situazione è difficile: le linee del fronte sono statiche, le risorse scarseggiano e la popolazione è stremata.

L’assenza dell’Ucraina dai negoziati di Riad è un segnale chiaro: Washington e Mosca vogliono trovare un modo per gestire il conflitto al di sopra della testa di Kiev. Trump potrebbe proporre un congelamento del conflitto, con la Russia che mantiene i territori occupati in cambio di uno stop ai combattimenti. Ma è una soluzione che Zelensky non può accettare, almeno non pubblicamente.

A complicare le cose, c’è la posizione della Cina. Pechino osserva con attenzione e potrebbe avere un ruolo chiave nei prossimi mesi. La Cina ha già lanciato una sua iniziativa di pace, che Mosca ha accolto con interesse, mentre Kiev l’ha respinta. Ma se la guerra dovesse impantanarsi ancora di più, una mediazione cinese potrebbe diventare inevitabile.

Quali scenari per il futuro?
La diplomazia si muove, ma la guerra continua. I prossimi mesi saranno cruciali per capire se la trattativa di Riad può portare a qualcosa di concreto o se si tratta solo di un tentativo americano di guadagnare tempo e ridurre il coinvolgimento diretto nel conflitto.

Per l’Ucraina, la situazione si fa sempre più complicata: senza un aumento degli aiuti militari, Kiev rischia di trovarsi in difficoltà sul campo di battaglia. Ma senza un accordo diplomatico, la guerra potrebbe continuare per anni, con un costo umano e politico sempre più alto.

Trump ha fretta di trovare una soluzione. Putin vuole consolidare i suoi successi. L’Europa cerca di restare unita, ma fatica a trovare una linea comune. E l’Ucraina? Per ora, è costretta a guardare da fuori, sperando di non essere l’unica a pagare il prezzo delle decisioni altrui.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 28 record
Pagina
1
27/03/2025
Il piccolo Emile e il volto invisibile della tragedia infantile: in Francia oltre 50.000 minori scompaiono ogni anno
Il piccolo Emile e il volto invisibile della tragedia infantile: in Francia oltre 50.000 m...
27/03/2025
Dati sensibili in rete: fuga di informazioni colpisce vertici della sicurezza USA
Un nuovo episodio di fuga di dati sensibili scuote l’establishment della sicurezza naziona...
27/03/2025
Vertice a Parigi per l'Ucraina: Macron guida il fronte europeo per Kiev
A Parigi, il presidente francese Emmanuel Macron ha riunito oggi 30 Paesi all’Eliseo per u...
27/03/2025
Groenlandia, auto, web: l’offensiva globale di Trump agita le alleanze e ridisegna la mappa del potere economico
Donald Trump non si accontenta di rilanciare il protezionismo commerciale con dazi su auto...
27/03/2025
Bolsonaro a processo: il Brasile affronta i fantasmi del golpe e la memoria fragile della democrazia
L’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro è stato ufficialmente rinviato a giudizio con l’...
27/03/2025
Chat-Gate e operazioni militari: la fuga di notizie scuote Washington e riapre il dibattito sulla segretezza di Stato
Chat-Gate e operazioni militari: la fuga di notizie scuote Washington e riapre il dibattit...
Trovati 28 record
Pagina
1
  • Intesa Nov 24 720