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Europa, perché allentare le normative ESG avvantaggia la Cina

- di: Jole Rosati
 
Europa, perché allentare le normative ESG avvantaggia la Cina
La recente proposta della Commissione Europea di semplificare le normative ESG (ambientali, sociali e di governance) attraverso il pacchetto “omnibus” solleva preoccupazioni riguardo alla competitività dell’Unione Europea nel contesto globale. Secondo un editoriale pubblicato su Le Monde, tali modifiche potrebbero indebolire la posizione dell’Europa, favorendo la Cina nel settore della sostenibilità ambientale.

La proposta della Commissione Europea

Il 26 febbraio 2025 la Commissione Europea (nella foto la presidente Von der Leyen) ha presentato un pacchetto di misure volto a ridurre la burocrazia e semplificare l’ambiente imprenditoriale nell’UE. Questo “pacchetto omnibus” mira a rendere le normative più accessibili ed efficienti, concentrando gli obblighi di rendicontazione della sostenibilità sulle grandi imprese, riducendo l’onere per le piccole e medie imprese.  

La reazione delle organizzazioni ambientaliste
La proposta ha suscitato critiche da parte di oltre 360 organizzazioni che hanno esortato l’UE a respingere le modifiche, temendo che possano compromettere gli standard ambientali e sociali.  

L’avanzata della Cina nel settore ambientale
Mentre l’Europa valuta l’allentamento delle normative, la Cina sta rafforzando la sua posizione nel campo delle energie rinnovabili. Secondo LowCarbonPower, le energie rinnovabili rappresentano circa il 35% della produzione elettrica cinese, con una capacità di produzione sviluppata nel 2024 quattro volte superiore a quella dell’Europa nello stesso periodo. Inoltre, le aziende cinesi stanno ottenendo punteggi elevati negli audit ESG, diventando punti di riferimento per i direttori degli acquisti occidentali. 

Cooperazione con i paesi in via di sviluppo
La Cina ha intensificato la cooperazione con i paesi in via di sviluppo su temi ESG. Durante il Forum sulla cooperazione sino-africana a Pechino nel settembre 2024, il presidente Xi Jinping ha annunciato un piano d’azione che include 30 progetti per l’energia pulita in Africa e 46 miliardi di euro di aiuti per sostenere lo sviluppo sostenibile nel continente. 
L’Europa si trova di fronte a una scelta cruciale: mantenere standard ESG rigorosi per garantire la sostenibilità a lungo termine o allentare le normative per favorire la competitività immediata. Le decisioni prese avranno implicazioni significative non solo per l’ambiente, ma anche per la posizione dell’Europa nel panorama economico globale.

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