Eni: nel terzo trimestre 202: +54% di utile netto adjusted

- di: Daniele Minuti
 
Sono ottimi i risultati con cui Eni chiude i primi neve mesi del 2021: l'azienda ha infatti registrato un utile netto adjusted di 1,431 miliardi di euro nel terzo trimestre del 2021, in crescita del 54% rispetto a quello precedente e in netto miglioramento rispetto al rosso del 2020. Nei primi nove mesi dell'anno si attesta a 2,63 miliardi di euro.

Eni chiude con numeri positivi i primi nove mesi del 2021

Estremamente positivo anche il dato di produzione di idrocarburi che arriva a 1,69 milioni barili/giorno al 30 settembre (dato in linea con lo stesso trimestre dell'anno precedente) mentre si è attestata a 1,66 milioni nei primi 9 mesi dell'anno. L'EBIT adjusted di gruppo è stato di 2,49 miliardi di euro nel terzo trimestre 2021 (+22%) mentre il flusso di cassa operativo è stato di 3,3 miliardi di euro nel terzo trimestre 2021 a fronte di capex netti pari a 1,1 miliardi di euro.

Claudio Descalzi, AD di Eni, ha commentato: "Gli ottimi risultati di questo trimestre confermano il continuo trend di crescita delle nostre performance economico finanziarie. La produzione  upstream  è  in  recupero  rispetto  alle  precedenti  manutenzioni  ed  è  cresciuta  del  6%,  a  1,69  milioni  di  barili  di  olio equivalente al giorno ed in linea con la guidance. Eni si conferma leader nella esplorazione e nel modello di valorizzazione e sviluppo delle  scoperte: in  Costa  d’Avorio,  attraverso  il  ritrovamento  di  Baleine,  punteremo  per la  prima  volta  ad  uno  sviluppo  accelerato concepito sin dall’avvio a zero emissioni operative nette per la  fornitura di gas al mercato domestico. Nel business del gas e GNL abbiamo ottimizzato il portafoglio e portato avanti importanti negoziati con un considerevole beneficio atteso sui risultati dell’anno. Grazie alle performance di tutti i nostri business, nel terzo trimestre abbiamo generato €2,5 mld di Ebit adj. e un utile netto adj. di €1,4 mld, valori ai massimi degli ultimi anni. Inoltre, nei primi nove mesi dell’anno la forte generazione di cassa e l’attenta gestione dei costi rende disponibili oltre €4 mld di free cash flow, più che sufficienti a coprire l’intero dividendo e buyback 2021. In un contesto di Gruppo sempre più solido stiamo accelerando il piano di transizione: la quotazione della società che include Retail e Rinnovabili ci consentirà la valorizzazione di un modello di business unico, essenziale per la decarbonizzazione dei consumi della clientela retail; inoltre, continuiamo ad investire per concretizzare il progetto di CCS in UK ad HyNet che è in gara per  ricevere  fondi da parte del governo  inglese.  La  nostra  opzionalità  di  lungo  termine  si è  inoltre  ampliata  con  il  successo  del  test  sulla  fusione magnetica  che potrebbe aprire in prospettiva ad una evoluzione tecnologica dirompente sulla generazione elettrica. In conclusione, Eni conferma il proprio impegno nella disciplina finanziaria per ridurre la cash neutrality, nel rapido sviluppo delle tecnologie per velocizzare i piani di decarbonizzazione,  nonché  nella  spinta  a  estrarre  valore  dal  portafoglio  e  creare  nuovi  driver  di  crescita  tramite  dedicati  veicoli societari con valenza strategica".
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