Nuclitalia: l’Italia riparte dal nucleare con una nuova alleanza

Un nuovo capitolo per l’energia italiana. Enel, Ansaldo Energia e Leonardo uniscono le forze per sviluppare i reattori modulari di nuova generazione.
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Una data storica per il settore energetico italiano: nasce ufficialmente Nuclitalia, la società costituita da Enel (51%), Ansaldo Energia (39%) e Leonardo (10%) con l’obiettivo di riportare l’Italia nel panorama del nucleare civile. La nuova realtà si concentrerà sulla ricerca e sviluppo di tecnologie nucleari avanzate, in particolare sugli Small Modular Reactors (SMR) raffreddati ad acqua, considerati una delle soluzioni più promettenti per una produzione energetica sicura, sostenibile e a basso costo. 

Una governance di alto profilo 
A guidare Nuclitalia saranno due figure di spicco: Ferruccio Resta (foto), già rettore del Politecnico di Milano e attuale presidente della Fondazione Bruno Kessler, assumerà la presidenza del consiglio di amministrazione; Luca Mastrantonio, ingegnere nucleare con oltre 25 anni di esperienza nel settore e responsabile dell’unità di Nuclear Innovation di Enel, sarà l’amministratore delegato. 

Obiettivi e strategie
Nuclitalia avrà il compito di valutare i design più innovativi e maturi del nuovo nucleare sostenibile, con un focus iniziale sugli SMR raffreddati ad acqua. Il processo includerà la definizione dei requisiti specifici per il sistema Paese e la selezione delle soluzioni più promettenti sulla base di un’approfondita analisi tecnico-economica. La società esaminerà anche le opportunità di partnership industriali e di co-design, con un approccio fondato su innovazione, sostenibilità ambientale ed economica e valorizzazione delle competenze della filiera italiana. 

Il contesto normativo e politico
La nascita di Nuclitalia si inserisce in un contesto politico favorevole al rilancio del nucleare in Italia. A febbraio 2025 il governo ha approvato un disegno di legge delega che prevede un Programma nazionale sul nucleare, per raggiungere gli obiettivi di neutralità carbonica al 2050 e l’adeguamento della normativa nazionale. La premier Giorgia Meloni ha ribadito l’impegno dell’esecutivo per garantire all’Italia una fonte di energia sicura, pulita e a basso costo, sottolineando che l’iter del ddl delega va avanti e che il testo sarà presto esaminato dal Parlamento. 

Le dichiarazioni istituzionali
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha accolto con favore la nascita di Nuclitalia, definendola “un nuovo percorso per crescere in ricerca e tecnologie sul nuovo nucleare sostenibile”. Ha inoltre sottolineato che “per rafforzare la competitività italiana e ridurre i costi energetici, occorre accompagnare la crescita delle rinnovabili con una nuova fonte pulita e sicura”. 

Prospettive future
Secondo le stime del governo, l’adozione di nuove tecnologie nucleari potrebbe contribuire significativamente alla decarbonizzazione dell’economia italiana, con un risparmio stimato di 17 miliardi di euro entro il 2050. L’energia nucleare potrebbe costituire almeno l’11% del mix energetico nazionale, potenzialmente salendo al 22%.
La costituzione di Nuclitalia rappresenta un passo concreto verso il ritorno dell’Italia nel settore nucleare, con l’ambizione di sviluppare tecnologie avanzate che possano garantire sicurezza energetica, sostenibilità ambientale e competitività economica.